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 1901  gennaio 13 calendario

Refezione scolastica gratuita a Milano. Pane e salame oppure pane e formaggio

L’Illustrazione italiana,13 gennaio 1901

«Dopo tante discussioni, contraddizioni e dimissioni di assessori, dopo tante chiacchiere e burlette, la volontà dei socialisti si è imposta al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio comunale di Milano, che non ne avevano nessuna voglia. Andare d’accordo coi Patronati era più giudizioso, era la prima deliberazione - ma... troppo borghese! Il Comune fa da sé; e così ai primi di dicembre andò in vigore la refezione gratuita nelle scuole per i bambini poveri. Le scuole comunali milanesi sono settantadue, e le razioni distribuite sono circa ottomila seicento. La distribuzione si fa poco prima del mezzogiorno. Ogni maestro è munito di bollettario a madre e figlia. Alla mattina verifica il numero dei presenti fra gli iscritti alla refezione e lo segna nel bollettario dal quale stacca poi la figlia che passa al direttore. Questi a sua volta li segna su un tagliando che passa al fornitore. La refezione è composta di pane e salame o pane e formaggio.
«Le refezioni vengono portate nelle aule dal bidello in grandi panieri, e distribuite ai bambini dal maestro di ogni singola classe.
«Questo esperimento costerà al bilancio comunale centotrentamila lire all’anno, e così come è organizzato ora, non pare meritevole di lode. Venti o venticinque grammi di salame e cento di pane, sono affatto insufficenti per l’appetito di un bambino dai sette ai nove anni; e sono una refezione molto meno indicata della buona e sostanziosa minestra che in alcune scuole milanesi distribuivano già i patronati scolastici. Se ne parliamo, è perché si tratta di una questione ch’è all’ordine del giorno in tutti i Comuni d’Italia. Pochi hanno voglia di imitare gli errori di Milano; e vediamo che la più parte lasciano fare ai Patronati, aiutandoli con mano generosa, ma senza crearsi un obbligo a danno del bilancio... e senza gran vantaggio dei bambini, per i quali spesso la nutrizione ufficiale obbligatoria è una denutrizione».