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 1901  gennaio 13 calendario

A Venezia si costruirà una nuova Pescheria su progetto di Cesare Laurenti (e ispirata al Carpaccio)

L’Illustrazione italiana, 13 gennaio 1901

A Venezia il consiglio comunale ha deliberato la costruzione di una nuova pescheria su progetto di Cesare Laurenti. «Anticamente, cioè fino al 1884, il mercato del pesce si teneva, a Venezia, sulla riva del Canalazzo, presso Rialto, nel luogo ove si tiene anche attualmente, ma allo scoperto» donde freddo d’inverno e solleone d’estate. «Si pensò dunque a coprirlo con una tettoia» che risultò però «enorme, goffa, orribile, in ferro, alta così che non serviva allo scopo per cui era stata eretta». «E proprio appena eretta Cesare Laurenti cominciò a pensare il modo di buttarla giù e di sostituirla con qualcosa di più artistico e veneziano. Una bella mattina si svegliò, come egli stesso scrive, con in testa una pescheria di più. Mentre il valente pittore, per incarnare il suo progetto, s’era dato a studiare architettura, il municipio comperava l’antico fabbricato detto El Stalon, attiguo alla Pescheria. È questa una delle più antiche e originali fabbriche di Venezia, d stile archi-acuto del secolo XIII. Era il palazzo dei Querini, detto, per la sua vastità, Cà Granda o Cà Mazor, ed ebbe molte vicissitudini, con le quali ci guarderemo dall’annoiare i lettori. Vi basti che una volta servì da macello pubblico (onde il nome di Stalon) ed ora era mercato dei polli.
In congiunzione e in armonia a questo antichissimo palazzo, il Laurenti volle che fosse il fabbricato nuovo che doveva sorgere in parte nell’area dell’attuale Pescheria, e per questo fabbricato nuovo trovò l’ispirazione da quel magnifico quadro di Vittore Carpaccio che rappresenta il Patriarca di Grado, che da una loggia, con la reliquia della Santa Croce, libera un’indemoniata (...) Con questi preziosi elementi e documenti artistici e storici il Laurenti abbozzò il piano della sua Pescheria, e si associò nell’opera un giovane architetto: Domenico Rupolo.
«Lo Stalon, il vecchio monumento dal magnifico, ampio palco di bei legnami. poggiati su alti bordonali rinforzati da mensoloni, ornati di ritortoli, a somiglianza delle più belle fabbriche del tempo, come la Cà d’oro, sarà ripristinato abbattendone le brutte sovrapposizioni dei secoli posteriori, le pareti che ostruiscono le grandiose e salde arcate del piano terreno, dandogli nuova vita di luce e d’aria che lo farà raro esempio splendido degli antichi mercati, e sarà adibito al mercato del pesce al minuto. Dallo Stalon, con un cavalcavia caratteristico, cui si accederà per una scala scoperta di antico tipo veneziano, si passerà al fabbricato nuovo che si immedesima perfettamente nella parte antica. Il fabbricato nuovo servirà al mercato all’ingrosso e avrà una fronte verso il Rio delle Beccarie, una sul Canalazzo, una su quel tratto della pescheria attuale che rimarrà libera e che fra di esso e le fabbriche del Sansovino che lo fiancheggiano dall’altra parte, formerà un campielo prettamente veneziano»

G.S.