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 1900  dicembre 24 calendario

I Savoia hanno pagato due milioni e mezzo il palazzo Piombino dove andrà ad abitare la regina Margherita

L’Illustrazione italiana, 6 gennaio 1901


«Per concorde desiderio di S.M. il Re d’Italia e di S.M. la Regina Madre, è stato stabilito che Margherita fissasse la residenza sua fuori del Quirinale, ma in Roma (...) Dopo trattative andate a vuoto per l’acquisto di una villa, fu scelto definitivamente il palazzo Piombino, come più adatto e più capace ad ospitare una corte; venne acquistato per due milioni e mezzo. È un edificio moderno, eretto per volere del principe Boncompagni-Piombino dopo che, nel 1885, il municipio di Roma espropriò il proprio palazzo Boncompagni in piazza Colonna. Ne fu architetto l’ing. Koch, assessore municipale, che seguì i modelli della classica architettura romana, precisamente dei primordi del secolo XVII. È a due piani, coronato da un attico, nel quale ricorrono i draghi e le sbarre di casa Piombino-Boncompagni. Il palazzo ha un atrio, sorretto da pilastri, in fondo al quale è il Ratto di Proserpina del Bernini. A questo proposito ricordiamo che qui venne portato il Museo Boncompagni-Ludovisi, già nella villa Ludovisi, ricco della Giunone Ludovisi, testa colossale celebre, il più bello di tutti i busti che raffigurano la dea gelosa a noi pervenuti. Altra opera stupenda: Un "barbaro", che, vinto dal nemico, ed uccisa la propria madre, trafigge se stesso per non cadere nelle mani nemiche: gruppo colossale. Citiamo anche il Marte Ludovisio e l’unico prezioso esemplare dell’Athena Partenopea. Ma la Casa Reale non comperò il Museo. Negli ultimi anni il Palazzo era abitato in parte dalla famiglia Boncompagni e pel resto dall’ambasciatore degli Stati Uniti. I villini erano occupati dal ministro della Colombia e da altri diplomatici. Un insieme grandioso all’interno e all’esterno, anche per gli ornati, le decorazioni».