30 maggio 2012
Tags : Ludovico Einaudi
Biografia di Ludovico Einaudi
• Torino 23 novembre 1955. Pianista. Compositore. Performer. Nipote di Luigi Einaudi (1874-1961, economista, fu il secondo presidente della Repubblica), figlio di Giulio Einaudi (1912-1999, editore). «Cerco la semplicità come traguardo».
• L’amore per la musica e per il piano gli fu instillato dalla madre, pianista a sua volta (compositore il nonno materno). Studi classici, aperture al pop: un eclettismo sonoro che attraversa i generi e gli ha fatto scalare le classifiche di vendita.
• «A sedici anni decisi che la musica era la sola cosa che avrei voluto studiare seriamente. Dunque lasciai il liceo e mi iscrissi al conservatorio, prima a Torino e poi a Milano, dove mi diplomai. Privilegiavo lo studio della composizione, perché non ho mai pensato di fare il pianista, né classico, né altro».
• «era un copista alla Ricordi: trascriveva partiture, rispondeva paziente alla solita domanda («Einaudi, parente?») e aspettava una svolta che sembrava non arrivare mai» (Andrea Morandi) [Ven 4/1/2013].
• «Nessun musicista più di Ludovico Einaudi ha salvaguardato nel suo linguaggio l’eco della realtà, con influssi classici, minimalistici, pop, rock, jazz, aperto a paesaggi sonori inesplorati di cui ha fatto uso nei video, nella musica per film, in teatro, dalla Scala al Barbican di Londra, dall’Ircam di Parigi al Lincoln Center di New York: raggiungendo, soprattutto in Inghilterra, livelli di popolarità molto vicini a quelli di una rockstar» (Riccardo Lenzi).
• «Le mie opere solistiche sono come canzoni: devono suonare naturali, senza forzature. Berio mi piaceva perché non aveva la rigidità intellettuale dei compositori del suo periodo, aveva aperture verso tutte le musiche del mondo e sapeva muoversi con disinvoltura fra Beatles e musica africana. Così sono stato “a bottega” con lui per tre anni. Poi ho cercato di unire la profondità del pop con l’interiorità della musica classica. La mia è una musica che parla dentro. Un genere che scarseggia».
• Tra i suoi album Le onde (1996, ciclo di ballate per pianoforte ispirato dal romanzo di Virginia Woolf), Eden Roc (1996), Divenire (Disco d’oro in Italia nel 2006 e trama musicale di un tour di 80 concerti). Da ultimo, Islands-Essential Einaudi (2011), In a Time Lapse (2013).
• Dopo che Nanni Moretti inserì alcuni suoi brani in Aprile, anche colonne sonore: Luce dei miei occhi, Sotto falso nome, Quasi amici ecc.
• Nel 2013 è stato insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine des Arts et Lettres dal Ministro della Cultura francese.
• Sposato con Anna De Carlo (sorella dello scrittore Andrea De Carlo), due figli.