28 maggio 2012
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Biografia di Mercedes Bresso
• Sanremo (Imperia) 12 luglio 1944. Politico. Del Pd (già nel Pds e nei Ds). È la prima donna eletta presidente del Comitato delle regioni dell’Unione europea (in carica dal 2010). Presidente della Regione Piemonte dal 2005 al 2010.
• Professore di Economia al Politecnico di Torino, ha insegnato a Pavia, Udine e all’Università di Torino. «Economista attenta al sociale, per dieci anni presidente della provincia di Torino e da giugno 2004 europarlamentare Ds. Stile abituale di “carro armato”, come lei stessa si definisce. Uno stile dettato dal carattere forte e aggressivo, che a giudizio di molti la rende poco incline al dialogo e al compromesso. Tra i militanti girano tre soprannomi (“zarina”, “maestrina”, “moglie di Mao”)» (Giovanni Fasanella).
• «Quando i miei amici sanno che vengo chiamata “zarina” si stupiscono. Ma io non me ne dispiaccio più: per affermarsi una donna deve essere autorevole, se questo viene scambiato per autoritarismo, pazienza».
• «Non ho mai avuto la tessera del Pci. Da ragazza ero nella Federazione giovanile repubblicana, poi mi sono iscritta al Partito radicale sull’onda della battaglia per divorzio e aborto. Nel partito sono entrata dopo la svolta di Achille Occhetto». Poco convinta sulla nascita del Pd: «Anziché appiccicare pezzi diversi mascherando un’intesa che non c’è, non è più onesto che ciascuno si presenti agli elettori con le proprie idee?». E dopo la sconfitta alle politiche del 2008: «A quando un vero confronto, con veri iscritti e vere tessere, che collochi con chiarezza il Pd nel quadro politico nazionale e internazionale? Essere riformisti è una bella cosa, ma non basta, bisogna caratterizzarla e precisarla».
• Nel luglio 2007 strinse un patto con il presidente della Liguria Burlando con in mente il progetto di una macroregione a statuto speciale sul modello del Trentino-Alto Adige («meglio non chiamarci Limonte, preferisco Liguria-Piemonte con il trattino»).
• Creò un gruppo indipendente “Uniti per Bresso” aggregatosi poi al Pd nel 2013.
• Ricandidatasi alla presidenza della Regione nel 2010, perse le elezioni contro il leghista Roberto Cota (scarto minimo: 0,42%, 9.372 preferenze). Presentò ricorso, denunciando irregolarità nella raccolta delle firme per la presentazione della lista Pensionati per Cota di Michele Giovine (determinante con i suoi 27 mila voti), ma il Consiglio di Stato sospese il riconteggio e confermò l’elezione di Cota. Il 14 gennaio 2014, il Tar di Torino, tenendo conto della sentenza definitiva della Cassazione che nel frattempo aveva ritenuto irregolare la lista Pensionati per Cota e condannato il consigliere regionale Michele Giovine a 2 anni e 8 mesi, annullò le elezioni del 2010.
• Prima delle elezioni Berlusconi la pizzicò sul suo fisico (è un po’ massiccia) e lei gli rispose: «Verrebbe da dire che è solo una battuta mal riuscita, e poi perché quanto a trucco, ne uso poco, ne ho meno bisogno di Berlusconi. Sono più giovane e meglio conservata, anche senza lifting» (Marco Trabucco) [Rep.it, 24/3/2010].
• In seguito a un esposto del governatore Roberto Cota, nel marzo 2013 venne accusata dalla Corte dei conti di Torino di «presunto danno erariale e violazione della concorrenza» riguardo alla costruzione del grattacielo progettato da Massimiliano Fuksas (costi lievitati rispetto al progetto originale e parcella da 24 milioni per l’architetto): «Nel mirino dei magistrati contabili è finita la decisione del 2006, quando la giunta di Bresso chiese all’architetto Fuksas di adattare il progetto del grattacielo alla nuova sede: non più l’area sulla Spina 1 per cui c’era stato lo stop del comune di Torino, ma quella dell’ex Fiat Avio al Lingotto. Un trasloco al quale si dava il via libera purché “non comporti sostanziali modifiche alle caratteristiche tipologiche e dimensionali del complesso medesimo”. E che la giunta fece senza avviare un nuovo bando di gara. Proprio qui stanno le accuse della Corte visto che il nuovo progetto (in fase di realizzazione per oltre 250 milioni di euro) è del tutto diverso da quello per il quale Fuksas si era aggiudicato l’appalto. Sono cambiate l’altezza (da 75 a 204 metri) e l’estensione (da 40 mila metri quadri a 70 mila) ed è raddoppiato anche il numero dei dipendenti: erano 1.200 nel primo progetto, sono diventati 2.650 in quello attuale. Bresso (…) difende quella scelta: “Avevamo un bel progetto già pagato – spiega – avevamo chiesto pareri legali e ci hanno detto che le varianti si potevano chiedere senza fare una nuova gara, anche perché avremmo rischiato, in quel caso, di ricevere un ricorso da parte di Fuksas. A me sembra un esempio di buona amministrazione e non cattivo uso di denaro pubblico”. (…)» (Mariachiara Giacosa) [Rep 21/3/2013].
• Nel novembre 2013 fu indagata per finanziamento illecito ai partiti. È stata chiesta l’archiviazione.
• Sposata con il docente svizzero Claude Raffestin (con cui parla solo in francese), «è nota per avere nervi d’acciaio. Thatcher subalpina» (Emanuela Minucci).
• «Non ho figli perché non ne ho voluti. Sensi di colpa? Pas du tout. Nella mia vita c’è stato molto altro».
• Appassionata di gialli (li scrive pure: l’ultimo è Il lato in ombra del lago, pubblicato da Pintore Edizioni nel 2011).
• Deve il suo nome alla Madonna delle Mercede (a cui la mamma era devota).