Rassegna, 30 gennaio 2012
Lavoro: niente articolo 18 per i neoassunti e aiuti regionali
• Su Rep Mania scrive che il Governo sta pensando di risolvere così il problema dell’articolo 18: non sarà toccato per i lavoratori che oggi ne sono tutelati, mentre per chi viene assunto con un contratto a tempo indeterminato, provenendo dal bacino della precarietà non sarebbe previsto il reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento senza giusta causa (come prevede al momento l’articolo 18) bensì un risarcimento economico (come suggeriva la Bce nella lettera invita ad agosto al governo italiano). L’ammontare del risarcimento crescerebbe con l’anzianità di lavoro. Resterebbe in ogni caso il divieto di licenziamenti discriminatori legati al sesso, alla religione, alla razza ecc.
• Sul Cds invece la Baccaro scrive che è possibile che l’esecutivo proponga una sperimentazione territoriale di flexsecurity. «Si tratta della possibilità che alcune Regioni si prestino a provare la nuova formula quasi-danese (quella danese è troppo costosa) pagando, ai lavoratori che perdano il lavoro, i costi del ricollocamento e dei servizi di riqualificazione mirati. Certo, servirà che ci siano anche imprese disponibili a garantire, durante la riqualificazione, un trattamento complementare di disoccupazione, ma il modello che dovrà scaturirne è quello di cui parla in questi giorni Monti: non la tutela del posto di lavoro ma quella del lavoratore».
• Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confindustria, Rete imprese, Ania e Abi si incontreranno mercoledì a Roma, a palazzo Altieri. Un appuntamento informale che servirà a capire cosa intendono accettare, delle proposte del governo sulla riforma del lavoro, e a cosa dire no. [Cuzzocrea, Rep]
• Il governo vorrebbe chiudere il tavolo sulla riforma del lavoro entro febbraio e avere un disegno di legge da varare a marzo, prima delle elezioni amministrative. [Baccaro, Cds]