12 novembre 2011
Tags : Mauro Forghieri
Biografia di Mauro Forghieri
• Modena 13 gennaio 1935. Ingegnere. Laureato all’università di Bologna, alla Ferrari dal 1959, iniziò a lavorare sotto la direzione tecnica di Carlo Chiti ed ebbe come maestro Vittorio Jano. Nel 1961 realizzò il 6 cilindri a V di 20 gradi montato sulle monoposto che stravinsero il mondiale di Formula 1. Primo progetto totale (telaio, motore, sospensioni) nel 1963, la monoposto 156 B (propulsore di 1500 cm3), nel 1964 ideò la 158 (propulsore 8 cilindri) con cui John Surtees vinse il mondiale. Introdotti nel 1968 gli alettoni (subito copiati dalle altre scuderie), nel 1970 creò il motore a 12 cilindri contrapposti con cui Jacky Ickx e Clay Regazzoni finirono il mondiale al secondo e terzo posto, quindi, montate le successive evoluzioni sulla 312 T, il suo capolavoro, vinse in cinque anni sette titoli iridati: tre piloti (Niki Lauda nel 1975 e 1977, Jody Scheckter nel 1979) e quattro costruttori (1975, 1976, 1977, 1979), cui ne aggiunse altri due nell’era dei turbocompressori (1982, 1983): «Ricordo ancora le mie dimissioni dalla Ferrari nell’84. Mi fu consigliato di restare altri due anni, anche se non disegnavo più la macchina. Così non raccontavo nulla al nemico» (da un’intervista di Stefano Zaino, Rep 18/7/2007). Dal 1987 collaboratore della Chrysler (e quindi della Lamborghini), elaborò un 12 cilindri fornito ad alcune squadre del mondiale e progettò senza successo la sua ultima vettura di Formula 1 (Lambo). Una parentesi alla Bugatti, a metà anni Novanta divenne consulente della Oral Engineering, di cui è ancora alla guida, da ultimo ha progettato (con Franco Antoniazzi) un motore per la Moto 3, la nuova classe del MotoGp nata per sostituire la 125.
• Socio della scuderia Club Italia.