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 1995  luglio 20 Giovedì calendario

Rinvii a giudizio per l’omicidio Pecorelli

• Giulio Andreotti e Claudio Vitalone sono stati rinviati a giudizio. Tommaso Buscetta è stato il primo a parlarne: Mino Pecorelli sapeva molte cose del sequestro e dell’omicidio di Aldo Moro. E conosceva parecchi segreti dello scandalo Italcasse. Per questo motivo sarebbe stato chiesto alla mafia il «favore» di uccidere quel giornalista scomodo che tante grane avrebbe potuto provocare a Giulio Andreotti con gli articoli pubblicati sul suo settimanale «Op». Chi si sarebbe dato da fare per far intervenire le cosche? L’allora sostituto procuratore della Repubblica Claudio Vitalone. E questo l’assunto della Procura di Perugia che, al termine dell’inchiesta, ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di concorso nell’omicidio per Andreotti, Vitalone, i boss della mafia Pippo Calò e Gaetano Badalamenti, il killer Michelangelo La Barbera e l’ex terrorista dei Nar Massimo Carminati. Il provvedimento è stato firmato dal pm Fausto Cardella, che ereditò nel dicembre ‘93 l’inchiesta sull’assassinio di Pecorelli: un pentito della famigerata banda della Magliana, Vittorio Carnovale, aveva affermato che l’ex senatore dc Vitalone aveva avuto un ruolo determinante nella fase preparatoria dell’omicidio.