28 novembre 1864
L’opposizione alla Convenzione si divide in sei correnti
• L’Opinione scrive un articolo sulla discussione in corso alla Camera sulla Convenzione tra Italia e Francia relativa alla questione romana.
L’opposizione
si divide in sei fazioni, ognuna col suo particolare punto di vista. La prima respinge la convenzione ed il trasferimento della sede
del governo. Essa crede che Roma,appartenendo all’Italia, non occorra una convenzione per obbligar i
francesi a ritirarsi e che Roma essendo capitale d’Italia, non sia il caso di
cambiar ora la sede del governo; ma la si debba mantener a Torino finché si
possa andar a Roma.
La seconda frazione accetta la convenzione, ma respinge il
trasferimento della sede del governo, considerando questo come una tacita
rinuncia a Roma.
La terza per contro respinge la convenzione, non volendo trattar
colla Francia; ma accetta il trasferimento della capitale, considerandolo
necessario ad affermare il nuovo regno e consolidare lo stato.
La quarta si risolverebbe ad accettare la convenzione ed il
trasferimento quando si accettasse l’emendamento che dichiara provvisoria la
nuova capitale.
La quinta vorrebbe che si distinguessero tra capitale e sede del
governo. Capitale Roma, Firenze sede, ben inteso, provvisoria del governo.
La sesta infine,
ed è frazione quasi impercettibile, vorrebbe sostituire a Firenze Napoli. [Op.
28/11/1864]