30 agosto 1862
«Garibaldi è morto!»: tumulti, una vittima a Milano
• Confuse e
incerte notizie sullo scontro in Aspromonte. Per L’Opinione Garibaldi è stato
ferito al piede e ha una contusione al ginocchio, per La Stampa il colpo più
grave è alla pancia. Circola addirittura la notizia che il generale è stato
ucciso e scoppiano tumulti in diverse città italiane. A Milano la
folla da corso Vittorio Emanuele muove verso la prefettura. I manifestanti sono caricati dalla cavalleria. Un morto, parecchi feriti e molti arresti. L’uomo ucciso è uno sconosciuto di circa cinquant’anni, le ferite mortali provocate presumibilmente «da pugnale e non da lancia o altra arma militare» (La Lombardia). A Como sassate contro i bersaglieri. Nella violenta dimostrazione di Monza è pugnalato un delegato di P. S. [Naz. 2/9/1862; Guardione 1923; Comandini]
«Questi
conflitti, non abbiam d’uopo a dirlo, riescono dolorosissimi a ognuno che ami
il paese: noi scongiuriamo tutti in nome della carità cittadina a voler
prendere consiglio dal patriottismo, dalla moderazione e dalla prudenza. Ci va
della nostra salute e del nostro onore: i nostri nemici ridono e sperano» (La
Perseveranza). [Naz. 2/9/1862]