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 1972  settembre 05 Martedì calendario

Strage alle Olimpiadi, uccisi 9 israeliani

• A Monaco di Baviera, alle 4 di mattina, un comando costituito da 8 fedayn palestinesi aderenti a “Settembre nero” armati di granate e kalashnikov scavalca la recinzione del villaggio olimpico (come fanno tutti gli atleti di ritorno dalle bisbocce notturne) e giunto al numero 31 della Connollystrasse assalta la palazzina che ospita la delegazione israeliana. Moshe Weinberg, allenatore di lotta, e Yossef Romano, pesista, vengono uccisi mentre tentano di disarmare gli assalitori, altri nove atleti sono presi in ostaggio. L’allarme è dato alle 5 da Sahul Ladany, marciatore che stava in una stanza ignorata dai terroristi ed è riuscito a fuggire (sono scappati pure Tuvia Sokolovsky, tecnico dei pesi volato da una finestra, e Gad Tsabari, lottatore che ha corso a zig zag per le scale riuscendo a schivare le pallottole). Dopo una giornata di trattative (i palestinesi chiedono la liberazione di 250 detenuti), alle 22.03 terroristi ed ostaggi salgono su un minibus, poi vengono caricati su due elicotteri Bell “irochesi” (ognuno con pilota e co-pilota) e partono per l’aeroporto militare di Förstenfeldbruck, dove li attende un Boeing 727 con i motori accessi (per portarli non si sa dove). Qui scatta l’assalto delle forze speciali tedesche: il blitz costa la vita a tutti e 9 gli ostaggi israeliani (David Berger, Yossef Gutfreund, Eliezer Halfin, Zeev Friedman, Amitzur Shapira, Kehat Shorr, Mark Slavin, Andre Spitzer, Yaacov Springer), un agente di polizia e cinque terroristi (tre vengono catturati).