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 2010  aprile 19 Lunedì calendario

I mercati sono in ansia perché le accuse della Sec a Fabrice Tourre, il giovane genietto matematico di Goldman Sachs imputato di truffa, potrebbero: primo, essere estese ai vertici della stessa Goldman; secondo, essere mosse anche a JpMorgan Chase, Bank of America (avendo inglobato Merryl Linch), Citigroup, Deutsche Bank e Ubs, tutti istituti che secondo il sito ProPublica – appena premiato con il Pulitzer – hanno messo in atto trucchetti non troppo diversi da quelli di Goldman

I mercati sono in ansia perché le accuse della Sec a Fabrice Tourre, il giovane genietto matematico di Goldman Sachs imputato di truffa, potrebbero: primo, essere estese ai vertici della stessa Goldman; secondo, essere mosse anche a JpMorgan Chase, Bank of America (avendo inglobato Merryl Linch), Citigroup, Deutsche Bank e Ubs, tutti istituti che secondo il sito ProPublica – appena premiato con il Pulitzer – hanno messo in atto trucchetti non troppo diversi da quelli di Goldman. Il pericolo per le Borse deriva anche dal fatto che fino ad oggi le quotazioni sono state tenute su soprattutto dall’eccesso di liquidità di cui le banche hanno goduto grazie ai massicci finanziamenti pubblici in Italia e nel mondo. Con le Borse a precipizio, la massa globale del debito, che non è ancora stata minimamente smaltita, potrebbe a questo punto risultare pesantissima.

In definitiva, che cosa avrebbe fatto Goldman Sachs?
Glielo spiego nel modo più schematico possibile: consigliava ai suoi clienti di comprare certe obbligazioni inzeppate di mutui subprime. Sapeva che queste obbligazioni avrebbero perso di valore, ma le spingeva lo stesso. Intanto, probabilmente per suo incarico, l’hedge fund di John Paulson comprava cds legati alle medesime obbligazioni (“derivati dalle medesime obbligazioni”) .

Che cosa sono i cds?
Sono titoli-assicurazione. Tu compri un prodotto finanziario e ti assicuri contro la sua perdita di valore comprando questi Credit Dafault Swap. Quindi: mentre con la mano destra Goldman Sachs vendeva obbligazioni ai suoi clienti assicurando loro che si trattava di roba buona, con la mano sinistra scommetteva che quelle medesime obbligazioni avrebbero perso valore. I cds, infatti, come tutte le assicurazioni, ti portando soldi se la cosa che hai assicurato va a fuoco. Il marchingegno, inventato da questo Fabrice Tourre (la faccenda era in realtà parecchio più complicata, tanto che il giovane Tourre ha detto ua volta di non aver capito neanche lui per intero tutte le parti dello schema), ha fruttato a Goldman almeno 10,9 miliardi di dollari. I banchieri gridano che è tutto regolare e che la Sec non ha capito niente. In effetti, c’è un trucco nel trucco: i cds venivano comprati da questo hedge fund, il quale informava correttamente i suoi clienti. Credo che l’inchiesta dovrà provare che Goldman e Paulson erano d’accordo. Senonché pare che sia stato lo stesso Paulson a parlare, oppure il suo amico, l’italiano Paolo Pellegrini, titolare del fondo SPQR. Paulson, un personaggio eccentrico, che va in ufficio in autobus e si fa fotografare mentre fa la spesa, pur essendo padrone di un palazzo di sei piani con piscina-lago da 2.600 metri quadri, ha scritto adesso un libro – The Greatest Trade Ever – che in America è in testa alle classifiche americane.

Goldman Sachs è una banca potente? Non ha avuto difficoltà con la crisi?
Goldman Sachs è un fenomenale centro di potere, che con la crisi ha guadagnato molti miliardi di dollari. Goldman Sachs – e le banche che le ho citato prima – sono all’origine della crisi. Goldman ha 24 mila dipendenti, il cui stipendio medio – segretarie e uscieri compresi – si aggira sul mezzo milione di dollari l’anno. Abbastanza per convincere qualunque dipendente a non aprire mai bocca su nessuna operazione. The Economist una volta ha scritto: «Non si capisce da dove vengano i profitti di Goldman».

Adesso si comincia a capire?
Forse sì. L’attacco della Sec potrebbe essere una risposta alle resistenze del sistema nei confronti di Obama, che vuole riformare profondamente le regole dei mercati, impedendo alle banche di stampare denaro a loro piacimento, che è diventato il loro vero lavoro, attraverso un indebitamento infinito il cui rischio viene trasferito sugli ignari risparmiatori. Le banche vogliono continuare come prima e, al Congresso, sono rappresentate da Mitch McConnell, leader di una minoranza repubblicana che con 41 seggi su cento può in effetti bloccare tutto. Per disintegrare questa resistenza Obama potrebbe aver pensato di sollevare l’opinione pubblica e portare i colossi bancari davanti al giudice.

Non capisco, dopo tutto quello che è successo, come ci si possa opporre a una regolamentazione dei mercati.
Siccome il Presidente vuole impedire che le banche crescano al punto che risulti poi impossibile farle fallire, McConnell lo accusa di volerle smembrare e di adoperare poi il denaro pubblico per controllarle. Non è un argomento privo di senso. E però: come si può consentire a questi signori di persistere in comportamenti che hanno fatto chiudere tante imprese, che hanno buttato sul lastrico tante famiglie? [Giorgio Dell’Arti, Gazzetta dello Sport 19/4/2010]