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 2009  ottobre 12 Lunedì calendario

Kamikaze a Milano

• Il libico di 35 anni che lunedì 12 ottobre ha fatto esplodere un ordigno davanti alla caserma di via Perrucchetti a Milano (siamo in zona San Siro) potrebbe essere addirittura uno shahid, cioè un martire di Maometto che ha tentato di immolarsi e di portarsi in Paradiso quelli che gli stavano vicino. Gli è andata male: non s’è affatto immolato, perderà una mano e dovrebbe sopravvivere; e l’unico italiano colpito è un militare, ferito di striscio a una mano da un sasso schizzato via a causa dello scoppio. Il maldestro attentatore aveva in tasca un biglietto ferroviario comprato a Napoli il giorno prima. Siccome è impensabile che abbia attraversato l’Italia con una bomba nella valigia, deve aver avuto un punto d’appoggio in città. Questo rende l’attentato particolarmente significativo e allarmante: c’è gente in mezzo a noi pronta a farsi saltare in aria e ha dietro di sé una struttura che la sostiene? L’ancora sconosciuto di via Perrucchetti, prima dell’esplosione, ha gridato: «Via dall’Afghanistan». Rutelli, che presiede il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza, sempre in mano all’opposizione), dice che si tratta di un caso isolato e che da certe intercettazioni s’era capito che la caserma di via Perrucchetti era nel mirino. Nel momento in cui scriviamo non ci sono rivendicazioni (il fatto è successo da poche ore). [Giorgio Dell’Arti]