marzo 1914
Cade Giolitti, tocca a Salandra
La riforma tributaria di Facta non passa. Ci sono polemiche sulle spese sostenute per l’impresa libica e anche sulla politica protezionistica adottata dal governo. Giolitti finisce per dimettersi. In cerca di un sostenuto il re si rivolge al 67enne Sidney Sonnino, che rifiuta. Alla fine sceglie Antonio Salandra, 60 anni, liberale, vicino alle posizioni dello stesso Giolitti. Il nuovo primo ministro in passato è stato anche ministro dell’Agricoltura, dell’Industria, delle Finanze, del Tesoro. La Camera gli concede la fiducia con 303 “sì”, 122 “no”, 9 astenuti. In Libia, una colonna di 2 mila ribelli arabi attacca nella notte i soldati italiani accampati a Zuetina . Ma le sentinelle erano pronte e, assieme, le truppe italiane e gli ascari eritrei respingono l’assalto. Grandiosa visita turistica in Libia organizzata dal Touring Club: partecipano 450 persone, ansiose di visitare la nuova colonia. A Costantinopoli, turchi e serbi firmano il trattato di pace. A Parigi, il direttore del Figaro, Gaston Calmette, è ucciso con 5 rivoltellate dalla signora Henriette Caillaux, moglie del ministro delle Finanze francese. Calmette minacciava di mettere in difficoltà il ministro attraverso la pubblicazione di una lettera politicamente esplosiva. A Londra una suffragetta sfregia la Venere di Velazquez.