31 ottobre 1922
Il governo giura nelle mani del Re
• Alle ore 10 Mussolini pronunzia la formula del giuramento, letta dal suo predecessore Facta. Il presidente del Consiglio si reca quindi al ministero dell’Interno e assume la direzione effettiva del dicastero, con Michele Bianchi segretario generale. Fra i primi attivi è una direttiva per i capi del fascismo: «L’ordine tassativo e inesorabile di osservare la disciplina e il rispetto verso tutti, non infrangendo in nessun caso la libertà personale». I sottosegretari, fra i quali spicca, alla presidenza del Consiglio, l’onorevole Giacomo Acerbo, giureranno alle ore 19, alla sede del ministero dell’Interno, nelle mani di Mussolini. [Franzinelli1]