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 1922  ottobre 30 Lunedì calendario

Mussolini a Roma

• Mussolini arriva in treno alla stazione Termini alle 10.50. Alle 11.15 entra al Quirinale (in camicia nera, pantaloni grigio-verde e stivali), viene ricevuto da Vittorio Emanuele che gli affida formalmente l’incarico di formare il governo.

• Alle 19.20 Mussolini varca di nuovo il portone del Quirinale per sottoporre al re la lista dei ministri. Del nuovo esecutivo fanno parte quattro fascisti: Mussolini (che oltre alla presidenza del Consiglio tiene per sé Interno ed Esteri), Alberto De Stefani (Finanze), Aldo Oviglio (Giustizia), Giovanni Giuriati (Terre liberate); tre indipendenti filofascisti: Armando Diaz (Guerra), Paolo Thaon di Revel (Marina), Giovanni Gentile (Istruzione); un nazionalista, Luigi Federzoni (Colonie); un liberaldemocratico, il “salandrino” Giuseppe De Capitani d’Arzago (Agricoltura); due demosociali: Gabriello Carnazza (Lavori pubblici) e Giovanni Colonna di Cesarò (Poste); due popolari: Vincenzo Tangorra (Tesoro) e Stefano Cavazzoni (Lavoro e previdenza sociale); un democratico, il giolittiano Teofilo Rossi di Montelera (Industria). Le colonne delle camicie nere, che erano state fermate dall’esercito a molti chilometri dalla capitale, avevano ricevuto da Mussolini l’ordine di non avanzare su Roma – almeno nella giornata odierna – per non compromettere la delicatissima situazione politica che si stava concludendo con la conquista del potere da parte dei fascisti per le vie legali. L’ordine viene rispettato solo dalla colonna attestata a Civitavecchia e dintorni.

• Nella mattinata, intorno all’ora in cui Mussolini arrivava in vagone letto alla stazione Termini, entrano a Roma dalla via Salaria, dalla via Nomentana e dalla via Tiburtina tre colonne di camicie nere. Durante l’attraversamento di quest’ultima nel quartiere San Lorenzo, i fascisti provocano incidenti al termine dei quali si contano tredici morti (tutti abitanti del quartiere) e numerosi feriti. Se questo è il bilancio più grave, anche le altre colonne si rendono protagoniste durante tutta la giornata di aggressioni e uccisioni di “sovversivi rossi” e devastazioni di giornali e sedi di organizzazioni della sinistra. [Antonio Di Pierro]