30 ottobre 1922
Il nuovo governo Mussolini
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Il Re ha accettato le dimissioni del Gabinetto presieduto dall’on. Luigi Facta
e ha incaricato formalmente Benito Mussolini di formare il nuovo Governo. [Cds
31 ottobre 1922] •
Stamattina è giunto a Roma l’on. Mussolini, che ha rifiutato il treno speciale
che gli era stato offerto: «Non ce n’è bisogno: bisogna fare economie». Lungo
tutte le stazioni del percorso erano schierate squadre fasciste in festa. Piove
dappertutto. Arrivo a Roma alle 10.30, alle 11 la sua automobile giunge al
Quirinale. Mussolini indossa la camicia nera sotto la giacca: «Chiedo perdono a
V.M. se sono costretto a presentarmi ancora in camicia nera, reduce dalla
battaglia, fortunatamente incruenta che si è dovuta impegnare». Il colloquio
col Re dura fino alle ore 12.15. Con l’automobile di Casa Reale si è poi recato
all’Hotel Savoia dove alloggia. [Cds 31 ottobre 1922]
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Mussolini smentisce di aver fatto offerte di governo ai socialisti unitari, in
particolare agli on. Baldesi e Buozzi. [Cds 31 ottobre 1922]
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Alle ore 19.15 è pronta la lista definitiva di ministri e sottosegretari e, con
questa, Mussolini alle ore 19.20 va al Quirinale per un incontro che dura venti
minuti. [Cds 31 ottobre 1922]
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Il nuovo Gabinetto è costituito da: Presidenza del Consiglio ed Interni: Benito
Mussolini (deputato); Esteri: interim dell’on. Mussolini; Guerra: Armando Diaz
(generale d’esercito, senatore); Marina: Paolo Thaon di Revel (ammiraglio,
ambasciatore); Colonie: Luigi Federzoni (deputato); Giustizia: Aldo Oviglio
(deputato); Finanza: Alberto De Stefani (deputato); Tesoro: Vincenzo Tangorra
(deputato); Istruzione Pubblica: Prof. Giovanni Gentile; Lavori Pubblici:
Gabriello Carnazza (deputato); Agricoltura: Giuseppe De Capitani (deputato);
Industria e Commercio: Teofilo Rossi (senatore); Lavoro e Previdenza Sociale:
Stefano Cavazzoni (deputato); Poste e telegrafi: Giovanni Colonna Di Cesarò
(deputato); Terre Liberate: Giovanni Giuriati (deputato). [Cds 31 ottobre 1922]