15 aprile 1919
Assalto e distruzione dell’Avanti!
• Conclusasi la manifestazione milanese di protesta all’Arena, dove si era tenuto il comizio di Repossi e Treves, gli anarchici organizzano un corteo diretto a piazza Duomo, ma una colonna di oltre 200 fra ex ufficiali, fascisti, Arditi e futuristi (questi ultimi capitanati da Marinetti) disperde i manifestanti a colpi di pistola fra via Mercanti e via Dante, uccidendo la giovane Teresa Galli e ferendo molte persone. Conquistata la piazza, le squadre di Marinetti e di Vecchi si dirigono alla sede dell’Avanti!, in via San Damiano, e la stringono d’assedio; dal palazzo parte un colpo dì pistola che uccide Martino Speroni, mitragliere di guardia al giornale; a quel punto i militari cedono il passo agli assalitori, che distruggono i macchinari e uccidono 2 socialisti (Pietro Bogni e Giuseppe Lucioni). In serata gli squadristi si recano inquadrati militarmente in via Paolo da Cannobio 35, sede del «Popolo d’Italia», dove acclamano Mussolini ed esibiscono cimeli asportati alla redazione del giornale, intonando in coro: «L’Avanti! non c’è più!». [Franzinelli1]