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 1898  novembre 29 calendario

L’omicidio di Tosi

• «Un operaio licenziato dal suo stabilimento, ed emotivamente instabile, ha ucciso, lo scorso 25 novembre, l’industriale Franco Tosi con un colpo di rivoltella. È stato celebrato un funerale pubblico e la giunta comunale di Legnano, di cui Franco Tosi era assessore, ha fatto affiggere questo manifesto: “Cittadini! Un immenso lutto ha colpito il nostro comune; un esecrando delitto gli ha rapito nel comm. Ing. Franco Tosi il suo più illustre cittadino che coll’ingegno e coll’operosità onorava Legnano e l’Italia, e seppe dare all’industria meccanica incremento, perfezione e fama”. Secondo la Cronaca del Corriere della Sera “dai balconi e dalle finestre, molti dei quali coperti da gramaglie, erano esposte bandiere tricolori, raccolte all’asta, abbrunate”. Luigi Canzi, ingegnere, amico di Tosi, ha scritto oggi una lettera al Sole per rievocare lo scomparso, nella quale dice: “Tante rare qualità devono essere ricordate; anche come esempio moralizzatore, occorre che un monumento sorga ad attestare che la riconoscenza pubblica non vien meno a chi, coll’ingegno, illustra la patria e dà lavoro alle popolazioni”. In tutti questi casi le sintesi biografiche si trasformano in altrettanti exempla dei valori condivisi e ricordati al pubblico come orizzonte normativo da seguire. E vi è, certo, un evidente intento pedagogico, ma prima ancora, prerequisito necessario all’azione pedagogica, vi è un’esibita condivisione dei valori etico-politici comunitari, primo fra i quali quello del patriottismo». [Alberto Mario Banti, Storia della borghesia italiana: l’età liberale, Donzelli 1996]