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 1891  maggio 06 calendario

Terzo rinnovo per la Triplice alleanza

• Si rinnova per la terza volta la Triplice alleanza (vedi 20 maggio 1882 e 20 febbraio 1887). Sono accolti i patti collaterali sottoscritti il 20 febbraio 1887. E inoltre: le tre potenze mirano al mantenimento dello statu quo in Oriente, si impegnano a scambiarsi tutte le informazioni possibili relative a quel teatro e convengono che, in caso di occupazioni forzate nei Balcani, sulle coste ottomane o nelle isole del Mar Egeo, s’accorderanno preventivamente. È inteso fin da ora che queste occupazioni saranno fondate sul compenso reciproco, per qualunque vantaggio territoriale o d’altra natura che fosse ottenuto rispetto allo statu quo attuale. La Germania è impegnata «ad appoggiare l’Italia in qualunque azione, sotto forma di occupazione o di altra assicurazione di garanzia» nel caso per l’Italia diventasse impossibile mantenere lo statu quo in Tripolitania e Cirenaica. In nessun caso queste intese riguardano l’Inghilterra e la sua posizione in Egitto. L’articolo 10 precisa ancora: «Se accadesse che la Francia tentasse di estendere la sua occupazione o il suo protettorato o la sua sovranità, sotto una forma qualunque, sui territori nord-africani, e che in conseguenza di questo fatto l’Italia credesse di dovere, per salvaguardare la sua posizione nel Mediterraneo, intraprendere essa medesima un’azione sui detti territori nord-africani, oppure ricorrere, sul territorio francese in Europa, a misure estreme, lo stato di guerra che ne seguirebbe fra l’Italia e la Francia costituirebbe ipso facto, a domanda dell’Italia e a comune carico della Germania e dell’Italia, il casus foederis previsto dagli articoli 2 e 5 del presente trattato come se una simile eventualità vi fosse espressamente considerata». E l’articolo 11: «Se le sorti di ogni guerra intrapresa in comune contro la Francia dalle due Potenze conducessero l’Italia a ricercare delle garanzie territoriali nei riguardi della Francia, così per la sicurezza delle frontiere del Regno (d’Italia) e della sua posizione marittima come per la stabilità della pace, la Germania non vi porrà alcun ostacolo, e, occorrendo, in una misura compatibile con le circostanze, si adopererà a facilitare i mezzi per raggiungere un tale scopo».