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 1978  maggio 04 Giovedì calendario

Cinquantesimo giorno del sequestro Moro

• La vedova di uno degli agenti uccisi in via Fani: «Se liberate uno solo di quegli assassini, giuro su Dio che mi brucio in piazza davanti ai miei due figli». [Cds 4/5/1978] Sconcerto a casa Moro, «perché le vedove della strage di via Fani sono due, la signora Leonardi e la signora Ricci, le altre vittime non erano sposate. Entrambe hanno incontrato Nora Moro e non hanno mai pensato di dire una cosa del genere. La signora Leonardi telefona alla moglie di Moro per ribadire che né lei né la vedova Ricci hanno detto quella frase. (...) Anche la diffusione di una falsa informazione può portare a un ulteriore irrigidimento delle posizioni» [Bianconi 2008]

• Due agguati delle Br: alle 18, a Milano, un dirigente della Sit-Siemens, Umberto Degli Innocenti, 51 anni, viene ferito alle gambe nell’androne di casa. Poco dopo le 19 analoga azione a Genova: la vittima è Alfredo Lamberti, 37 anni, dirigente dell’Italsider. I brigatisti rivendicano le due azioni telefonando a quotidiani di Milano e Genova. Due attentati all’Alfa Romeo di Milano (uno a segno, l’altro sventato solo per caso) dopo quello al treno carico di Giuliette destinate al mercato francese, bruciato alla stazione della Bovisa. Con una bomba al fosforo è stata incendiata la Giulietta di un dirigente. Poco dopo un operaio ha notato uno sconosciuto all’interno dello stabilimento e ha dato l’allarme: l’uomo è scappato abbandonando una borsa vicino a un serbatoio con 5 mila litri di benzina. Nella borsa c’erano un timer e una tanica di benzina. [Cds 5/5/1978]

• Il sostituto procuratore generale Guido Guasco interroga a Roma Sereno Freato, Corrado Guerzoni e Nicola Rana, i più stretti collaboratori di Moro che dicono: «Non siamo gli intermediari con le Br, siamo solo i terminali di questo canale». [Cds 5/5/1978]