17 novembre 1922
La seduta alla Camera
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Alle ore 15 l’on. De Nicola dichiara aperta la seduta alla Camera. Un centinaio
di deputati sono presenti nell’aula. Esposizione del ministro del Tesoro
Tangorra sul problema economico-finanziario del Paese. Programma di rigide
economie: revisione delle pensioni di guerra; riduzione del deficit
dell’azienda ferroviaria e di quella postelegrafonica; opere pubbliche solo se
indispensabili e urgenti; semplificazione degli ordinamenti statali; eliminazione
delle sperequazioni nei tributi. [Cds 18 novembre 1922]•
Movimentato discorso di Turati e vivace reazione dei fascisti e dell’on. De
Vecchi. [Cds 18 novembre 1922]
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De Gasperi a nome del Partito Popolare dichiara che il linguaggio usato da
Mussolini è rivoluzionario e non può essere accolto dai popolari. Lazzari, a
nome dei socialisti massimalisti, è contro le dichiarazioni del capo del
Governo. [Cds 18 novembre 1922]
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Alle ore 21 il Presidente mette al voto l’ordine del giorno Terzaghi su cui ha
chiesto la fiducia: 429 presenti, astenuti 7, favorevoli al Governo 306,
contrari 116 (i socialisti unitari, i massimalisti, i comunisti, i repubblicani
e due rappresentanti del gruppo autonomista sardo). [Cds 18 novembre 1922]