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 1910  marzo calendario

Sfratto dall’Austria di Benito Mussolini

Alla Camera si discute l’interrogazione del socialista Musatti sullo «sfratto dall’Austria del cittadino italiano prof. Benito Mussolini».Il ministro degli Esteri, Francesco Guicciardini: «Il caso del prof. Mussolini si riduce a questo: presso di lui vennero sequestrati stampati incriminati. Fu processato al tribunale austriaco di Rovereto, poi assolto. Nondimeno fu trattenuto in arresto perché il procuratore imperiale austriaco ricorse in appello contro il proscioglimento. Assolto una seconda volta, il prof. Mussolini fu espulso. Lo sfratto è un atto di politica interna, nel quale noi non possiamo entrare. (…) Io posso dire alla Camera che tanto l’autorità consolare quanto l’autorità diplomatica italiana hanno fatto quel poco che era loro possibile pel Mussolini (…)». Musatti: «(...) Mentre il governo accorda, mediante trattati di commercio, la più gelosa protezione alle merci italiane, nessuna tutela accorda alla più importante esportazione: quella delle braccia e del lavoro. Ormai è sistematico che tutti i propagandisti, tutti gli organizzatori del proletariato che noi inviamo (…) in Austria vengano immediatamente espulsi (…). Il prof. Mussolini era direttore del giornale socialista II Lavoratore. Per le feste dell’Imperatore furono eseguite perquisizioni nell’Ufficio del giornale; il prof. Mussolini fu tratto in arresto e processato, sebbene non si trovasse un solo pezzo di carta che giustificasse il procedimento; ed allora, per dare un fondamento qualunque al processo, venne eseguita un’altra perquisizione negli Uffici dell’Alto Adige, e fu sequestrato un biglietto del Mussolini, nel quale questi, come direttore del Lavoratore, pregava il collega dell’Alto Adige a pubblicare uno stelloncino di cronaca per stigmatizzare i continui sequestri del giornale socialista. Il prof. Mussolini, a conferma del suo asserto, inviava contemporaneamente, in busta chiusa, al direttore dell’Alto Adige un numero sequestrato del Lavoratore (…). Ebbene, l’Autorità giudiziaria austriaca prese pretesto da questo sequestro per sottoporre il Mussolini a processo, sotto l’imputazione di incitamento alla violenza contro il procuratore imperiale e di diffusione di stampe sequestrate. Il Tribunale di Rovereto però riconobbe l’inesistenza delle accuse; ma il Mussolini fu trattenuto egualmente in arresto, e poscia sfrattato (…). Contro questo enorme sopruso insorsero soltanto i deputati socialisti Avancini, di Trento, e Bettoni, di Trieste, e il decreto di sfratto fu revocato (…). Dopo la revoca dello sfratto, egli fu ugualmente mantenuto in arresto perché il procuratore imperiale si era appellato contro la prima assoluzione. Il Tribunale assolse una seconda volta il Mussolini, il quale però fu espulso. (…) Domando semplicemente se sia da approvarsi il fatto che il Governo ed il console italiano nulla, assolutamente nulla fecero contro l’ingiustizia di cui fu vittima il prof. Mussolini. L’unica protesta fu quella alta, magnifica, civile protesta di Rovereto e di Trento, con lo sciopero generale in segno di protesta per il trattamento usato al prof. Mussolini. Questa manifestazione imponente fu una severa lezione non soltanto per il Governo austriaco, ma anche per il Governo italiano». In seguito alle forti opposizioni incontrate dal disegno di legge sulle convenzioni marittime, Sidney Sonnino si dimette. Dieci giorni dopo, la presidenza del Consiglio viene data a Luigi Luzzatti. Il nuovo governo, appoggiato anche dai socialisti, include anche due radicali, Sacchi ai lavori pubblici e Credano all’istruzione, oltre a parecchi giolittiani. Nelle sale, esce il primo film girato a Hollywood, In Old California di David Wark Griffith. È la storia della relazione fra una cameriera spagnola e un futuro governatore della California.