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 2016  ottobre 29 Sabato calendario

IL TRANSGENDER ROMPE IL GHIACCIO


A ogni occasione, con sempre maggior frequenza, va in scena una prima volta in materia nel mondo dello sport. C’è stato Bruce Jenner – decatleta medaglia d’oro ai Giochi di Montreal nel 1976 – che nel 2015 ha completato la sua transizione da uomo a donna prendendo il nome di Caitlyn Jenner. Il primo caso molto famoso. Poi Chris Mosier, triatleta professionista, nato invece donna ma identificatosi dal 2010 come transgender, che è stato il primo a gareggiare per una nazionale degli Stati Uniti. Lo ha fatto ai Mondiali di duathlon sprint andati in scena nel giugno scorso.
Ora, con l’inizio della stagione di NWHL (National Women Hockey League), abbiamo il primo caso di atleta di una squadra di una lega professionistica nordamericana che si dichiara apertamente transgender. Harrison Browne, 23enne che nasce come Hailey Browne ma ora si identifica come uomo, gioca nel ruolo di ala per le Buffalo Beauts.
I giornali raccontano che per ora Browne ha cambiato solo il nome. E ha fatto sapere di aver rinviato ogni transizione fisica, compresi i trattamenti ormonali, fino al momento in cui la sua carriera nell’hockey sarà terminata. Il piano era di procedere una volta conclusi gli studi al college (University of Maine, dove ha giocato in Division I di Ncca e ottenuto la laurea nel 2014) ma la creazione della NWHL nel suo ultimo anno di studi – e la seguente scelta da parte di Buffalo – ha portato alla decisione di posporre tutto. Nello scorso campionato ha messo insieme buoni numeri: 5 gol e 7 assist in 18 partite. Browne riconosce di vivere in una specie di limbo come uomo transgender in una squadra di donne, «ma per essere felice devi essere te stesso e l’hockey mi rende felice. Sul ghiaccio sono solo un giocatore. Non penso alle persone con cui gioco, non penso che sto giocando con donne, non penso di essere nel corpo sbagliato», ha detto.