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 2016  ottobre 30 Domenica calendario

IL PODIO DEL PALLONE DI TUTTI I TEMPI

Nel mondo ci sono 10.564 occupazioni meno usuranti di una compilazione delle 50 squadre più forti di tutti i tempi. Qualsiasi cosa si decida, il dubbio aspetta dietro l’angolo: come si fa a confrontare il Brasile del 1958 con il Barcellona di Guardiola? Si finisce per litigare con se stessi, figurarsi coi colleghi. FourFourTwo, magazine inglese con sito, apparentemente è riuscito a mettere in fila la storia del calcio senza far scoppiare una guerra di redazione. Ha scelto l’Ajax 1965-73 - per capirsi, l’Ajax di Cruijff - davanti al Brasile del 1970 e al Milan di Sacchi. Due grandi vincitori. Il primo, Rinus Michels, l’allenatore che da ragazzo insegnava educazione fisica ai bambini sordomuti e da grande ha vinto la Coppa Campioni e l’Europeo con l’Olanda. Il secondo, Arrigo Sacchi: ha sempre parlato del filo che lega quell’Ajax al suo Milan e al Barcellona di Guardiola. Ora le vede tutte ai primi cinque posti.

OPINIONI Motivi per litigare, ovviamente, mille. Casus belli semplice: gli interisti delusi dall’ottavo posto della Grande Inter, gli juventini senza parole per non vedere una singola Juve davanti al Grande Torino. Casus belli raffinato: il decimo posto dell’Ungheria anni Cinquanta, il 28esimo della Honved di Puskas. Casus belli universale: l’Olanda del ‘74 solo diciannovesima. Ognuno ha le sue idee e il Real Madrid che vinse le prime cinque Coppe dei Campioni potrebbe ambire anche a qualcosa di meglio del quarto posto. Sacchi però forse avrebbe scelto allo stesso modo: «L’Ajax è la squadra che mi ha emozionato più di tutte.Le telecamere non riuscivano a mostrare tutto il loro gioco. Quando vedevo le partite in tv, con la testa andavo fuori dallo schermo, dovevo immaginare quello che non si vedeva».

GRANDE PRESTON Sacchi non sapeva che i lettori di Gazzetta.it, interrogati, lo hanno avanzato di due posizioni. Il sondaggio è ancora in corso, per ora primo il Milan 1987-91 con il 61,7% dei voti, poi la Grande Inter e il Barcellona di Guardiola. Il Brasile dei cinque numeri 10, maltrattato al 2,8%. Ognuno ha i suoi gusti, il bello è che la classifica aiuta a scoprire storie di calcio sconosciute. L’Estudiantes di Veron padre, la «Strega» originale, e di Zubeldia, l’allenatore che ideò il doppio allenamento, mattino e pomeriggio. Lo United di Ferguson con la classe del 1992, una Champions vinta oltre il 90’ e la scarpa lanciata da sir Alex: colpì Beckham su un sopracciglio. Soprattutto, il mitico Preston North End 1888. Il 24esimo posto di FFT sarà anche troppo, però che gruppo: un «passing game» ottocentesco (tanti passaggi, meno lanci e dribbling), una Fa Cup vinta senza subire gol e un campionato senza sconfitte. Poi, il colpo inarrivabile: 10 titolari coi baffi.