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 2016  agosto 31 Mercoledì calendario

PANE «A Pamplona un medico mi ha detto: “Il tuo cervello si è disconnesso dalla parte destra del corpo

PANE «A Pamplona un medico mi ha detto: “Il tuo cervello si è disconnesso dalla parte destra del corpo. Con un po’ di fortuna e riabilitazione tornerai una persona normale”. Il giorno dopo, un altro medico mi ha detto: “Ritieniti fortunato se riesci a prendere la bici per comprare il pane”» (Adriano Malori, ciclista, che dopo un bruttissima caduta sette mesi fa, la prossima settimana tornerà a correre ufficialmente in Quebec). DOCCIA «Dopo una partita, la mia solitudine è sempre cominciata sotto la doccia» (Francesco Totti, calciatore della Roma). TIMIDO «Berardi è un ragazzo sensibile, un po’ introverso e timido, ma ora non teme più il nuovo. Ha una personalità forte che esprime totalmente in partita con grande furore. È un talento, ma non ha controindicazioni tecniche e professionali: gioca con e per la squadra a tutto tempo e con generosità. È un calciatore moderno, in molte cose mi ricorda il grande Gigi Riva» (Arrigo Sacchi, ex allenatore e ora commentatore tv per Mediaset, a proposito dell’esclusione di Domenico Berardi dalla Nazionale di Ventura). OPPORTUNITA’ «Io purtroppo ho avuto un rapporto travagliato con la maglia azzurra, ma le assicuro che giocare in Nazionale è la cosa più bella che possa capitare a un calciatore. La vita mi ha insegnato che le difficoltà spesso esistono per essere trasformate in opportunità, e questo spero che possa succedere anche per Berardi. Ha il futuro dalla sua parte» (Gianfranco Zola, ex calciatore, ora allenatore). SALUTE «Non credo sia necessario parlare sempre del mio stato di salute. State a sentire: ogni giorno la vita ci presenta qualche difficoltà che dobbiamo accettare, affrontare e superare» (Rafa Nadal, tennista). DECIMI «Se le regole non fossero cambiate avrei fatto un campionato come gli ultimi anni. È cambiata l’elettronica ma soprattutto le gomme. Perdo tantissimo in staccata e continuo a frenare in mezzo alla curva perché non fermo la moto. A fine giro sono decimi» (Jorge Lorenzo, pilota di MotoGp, della Yamaha). METRI «Dal mio piccolo do un suggerimento. Occorre internazionalizzarsi. Gareggiare all’estero, confrontarsi con realtà e sistemi diversi. Noi usiamo i metri, gli altri viaggiano coi km» (Alessia Trost, saltatrice in alto, a proposito della crisi dell’atletica italiana).