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 2016  agosto 30 Martedì calendario

L’IMPLACABILE TUTOR DELL’A16


Numeri così non si erano mai visti in autostrada. Parliamo dell’A16 Napoli-Bari, quella in cui il 28 luglio 2013 si verificò la più grande tragedia stradale italiana, la strage del pullman precipitato dal viadotto Acqualonga, non lontano da Avellino, incidente in cui persero la vita 40 persone. Da qualche mese proprio in quella zona, dove dal 2015 il limite di velocità è stato uniformato (in qualche caso abbassato) a 80 km/h, è stato acceso il Tutor. Anzi, i Tutor, visto che i tratti monitorati dalle telecamere del Sicve – così si chiama il Sistema di controllo della velocità media – sono due: in direzione Bari tra i km 36+050 e 40+000, in direzione Napoli tra i km 36+050 e 27+650, entrambi in discesa (con pendenza del 5%) subito dopo il valico di Monteforte (a 620 metri di quota). Ed entrambi a due corsie per carreggiata, larghe 3,75 metri quella di marcia e 3,50 quella di sorpasso: in alcuni punti, sui viadotti, senza quella di emergenza. Il fatto è che, da quando il Tutor è entrato in funzione, il 25 marzo scorso, le multe hanno iniziato a grandinare. Fino al 30 giugno sono state 43.226 (nessuna dal 1° gennaio al 24 marzo). Vuol dire, in media, 441 al giorno, cioè 18,4 all’ora, in pratica una ogni tre minuti. Da notare che il 92,2% di tutte le violazioni ha riguardato il superamento del limite di oltre 10 km/h, ma non oltre 40 km/h; e che nello stesso periodo del 2015 le violazioni accertate (manualmente) erano state appena 63...
Diciamolo subito: Quattroruote è favorevole al Tutor. Grazie al calcolo della velocità media, non “scatta” in seguito a banali distrazioni o quando, proprio per motivi di sicurezza, può essere necessario accelerare a velocità superiori al consentito. E non vogliamo assolutamente mettere in discussione la necessità di sanzionare chi viola le norme. Però, in casi come questo, qualche riflessione, sulla sensatezza dei limiti o sull’efficacia della segnaletica, non si può evitare. Cosa che Autostrade per l’Italia si è impegnata a fare: «È stato commissionato uno studio», ha rivelato a Quattroruote, «per valutare, in un periodo di osservazione congruo, gli effetti del Tutor sulla dinamica della circolazione. All’esito di tale studio potranno essere considerati misurati aumenti della velocità per i soli veicoli leggeri».
Mario Rossi