Pietro Acquafredda, Anno Santo 1600. Paolo Brezzi Storia degli Anni Santi, 1997, 30 agosto 2016
Giubilei– Nel corso dell’Anno Santo ci furono scene poco simpatiche che ebbero protagoniste le Confraternite
Giubilei– Nel corso dell’Anno Santo ci furono scene poco simpatiche che ebbero protagoniste le Confraternite. Al ponte di Castello scoppiò un giorno un tumulto fra la Confraternita del Gonfalone e quella della Trinità, per la precedenza del passo; tra i due litiganti si intrufolò un corteo di napoletani, contro i quali le due compagnie romane fecero immediatamente fronte unico. Allora don Ferrante d’Avalos, che marciava alla testa dei napoletani, portando il Crocefisso, gettò via questo e imbracciò la spada! I confratelli del Gonfalone riappaiono in aspro conflitto con quelli di Fano in altra occasione, mentre sono frequenti le menzioni di oltraggi verbali e maneschi tra uomini o tra donne in processione. Peggio è quando si insinuavano malviventi, contro i quali i pellegrini dovevano difendersi anche con le armi, o seminatori di eresie che cercavano di dissuadere dal compiere le pie devozioni; ma si tratta sempre di piccoli nei che non turbano la serietà e la solennità delle manifestazioni di fede compiute durante questo Anno Santo particolarmente riuscito. L’Anno Santo invece di rappresentare per il Pontefice e la curia un buon affare finanziario, un afflusso di denaro, costituì una nuova fonte di spese a causa della continua sovvenzione degli ospizi delle Confraternite che ospitavano i pellegrini. Tale constatazione smentisce completamente le accuse dei Protestanti sull’avidità papale. (Anno Santo 1600. Paolo Brezzi Storia degli Anni Santi, 1997)