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 2016  agosto 23 Martedì calendario

RIO 2016, ITALIA PRIMA NEI PREMI


Chiuse le Olimpiadi 2016 a Rio de Janeiro, è tempo di bilanci. In termini di numero di medaglie, l’Italia ha chiuso in linea con le attese e i risultati di quattro anni fa. Gli otto ori conquistati dagli atleti azzurri in Brasile, coronamento di carriere sportive fatte di sacrifici e duri allenamenti, comportano anche un considerevole premio in denaro versato dalle federazioni sportive. Come riportato qualche settimana fa da MF-Milano Finanza, l’Italia è il Paese europeo che gratifica maggiormente i suoi campioni olimpici in termini economici: l’equivalente di 185 mila dollari per ogni gradino più alto del podio. Premi che in molti casi compensano la mancanza di introiti da sponsor in specialità non molto popolari e che tradotti nei risultati dei nostri atleti a Rio significano poco meno di 1,5 milioni di dollari. Un totale superiore anche a quello degli Stati Uniti che, valorizzando le vittorie dei loro atleti 25 mila dollari, distribuiranno ai vincitori dei loro 46 ori un totale di 1,15 milioni di dollari in premi. Montepremi simile anche per la Russia (1,16 milioni di dollari in totale), mentre la Francia, che precede l’Italia nel medagliere, distribuirà 660 mila dollari. A festeggiare più di tutti sarà però il 21 enne nuotatore Joseph Schooling: per aver vinto il primo, storico (e unico) oro di Singapore nei 100 metri farfalla riceverà la bellezza di 735 mila dollari. Da solo più del doppio dei vincitori dei 17 ori tedeschi (340 mila dollari).
Il day after della chiusura delle gare a Rio de Janeiro si presta anche a un altro tipo di calcolo, quello sulle previsioni fatte prima del via dei Giochi. La merchant bank Goldman Sachs e PricewaterhouseCoopers avevano entrambe fatto delle ipotesi sulla composizione del medagliere. Ci hanno azzeccato? Solo in parte. Ambedue avevano previsto il primo posto degli Usa avvicinando il totale delle medaglie vinte (121 nella realtà, 106 e 108 nelle previsioni). Goldman manca di un soffio anche il totale degli ori, 46 rispetto ai 45 previsti. Meno precise le previsioni sul resto del medagliere. Entrambe le ipotesi sopravvalutavano la Cina, attribuendole il secondo posto, e sottovalutavano la Gran Bretagna, seconda alla prova dei fatti. Le stime di Pwc le assegnavano appena 52 medaglie, dietro anche alla Russia (risultata quarta) invece delle 70 poi vinte sul campo, di cui 27 d’oro. Pwc si consola indovinando tutte le prime dieci nazioni del medagliere (anche se in ordine diverso), mentre Goldman aveva sopravvalutato di molto l’Ungheria, nona nelle previsioni, ma nei fatti solo dodicesima con 15 medaglie.