Marianna Aprile, Oggi 29/6/2016, 29 giugno 2016
AMORI E ADDII, TUTTO IN PIAZZA
Il 19 giugno, mentre da exit poll e primi spogli diventava chiaro che Virginia Raggi sarebbe stata la prima donna a governare il Campidoglio, il marito Andrea Severini pubblicava sul suo blog un post dal titolo: «Lettera al sindaco di Roma, mia moglie!». La lunga missiva ripercorreva gli esordi politici che i due hanno condiviso (con fortune diverse), ma era allo stesso tempo anche molto intima: «Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano», ha scritto Severini, confermando quanto detto dalla stessa Raggi a Oggi («Sono sola. Da due anni io e mio marito viviamo in case separate»). Tutto a posto? Non proprio. Perché la lettera chiudeva con una straziante ammissione: «Ah, una cosa ancora: mi manchi da morire. Tuo marito, Andrea».
«ERA SOLO PER LEI»
«Quella lettera era per Virginia e per tutte le persone del MoVimento che lavoreranno con lei e che mi conoscono. Trovo vergognosa la strumentalizzazione di molti media», ci ha detto Severini declinando la nostra proposta d’intervista. Una cosa tra lui e Virginia, quindi, che al più c’entra con la passione (politica e non) piuttosto che con la comunicazione. E che iscrive Severini e Raggi nel corposo albo delle coppie che per varie ragioni hanno deciso di rendere pubblici i loro affari di cuore. [...]