Enrica Brocardo, Vanity Fair 29/6/2016, 29 giugno 2016
«Per me era normale andare nell‘ufficio di mio padre e vedere i poster di donne nude sulle pareti
«Per me era normale andare nell‘ufficio di mio padre e vedere i poster di donne nude sulle pareti. Ne ha sempre parlato come di un’arte. Mia madre, diceva, era un’artista. I film non li ho mai visti, ma sono cresciuta con l’idea che fare l’amore è bellissimo e che non bisogna vergognarsi del proprio corpo. Era la sua passione. Che potesse essere un problema per qualcun’altro me ne sono accorta alle elementari. Avevo 8 anni, credo. Un bambino mi chiese: “Tua madre è una pornostar?”. Io, che non ci vedevo nulla di mare, risposi: “Sì. E la tua?”. È cominciato tutto da lì. Improvvisamente nessuno giocava più con me» (Mercedesz Henger, figlia di Riccardo Schicchi ed Eva Henger, a Enrica Brocardo).