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 2016  giugno 29 Mercoledì calendario

ALTRO CHE SOPRAVVIVENZA, WIKIPEDIA STA CRESCENDO (MA CON LEI ANCHE I COSTI)

Come vi mantenete nella vita?”. Esino Lario, Lago di Como, raduno mondiale dei wikipediani: è l’occasione per capire quanti soldi ruotano attorno all’enciclopedia libera e non profit che monopolizza le ricerche sul web e per sapere dove finiscono i soldi delle donazioni che ogni anno Wikipedia chiede, e riceve, agli utenti. “In questo momento, lo stipendio ce lo paga Wikimedia Foundation”: Marco Fossati è un ricercatore di 31 anni di Trento. Ester Pantaleo, invece, ha invece 35 anni ed è pugliese. Hanno ricevuto da Wikimedia un finanziamento di 30 mila dollari a testa per lo sviluppo delle loro idee. “Ho scritto un progetto – spiega Ester – l’ho sottomesso alla fondazione ed è stato approvato”. Ha sviluppato un sistema per analizzare l’etimologia delle parole partendo da Wiktionary, che è uno dei progetti fratelli di Wikipedia. Così l’utente è in grado di interagire con l’albero etimologico di un termine partendo dall’antenato fino a tutti i suoi discendenti: può vedere la storia in un’unica schermata, insieme a quella di altre parole che abbiano la stessa origine.
Per realizzarlo, si è messa in contatto con il vicepresidente di Wikimedia Italia, Cristian Consonni (dottorando in informatica all’Università di Trento) che l’ha introdotta nella community e l’ha sostenuta. Consonni l’ha anche messa in contatto con Marco Fossati, che aveva vinto una borsa di studio di sei mesi nella tornata precedente. “Insegno alla macchina a leggere – spiega Fossati –. È un sistema di trattamento del linguaggio naturale: legge pezzi di testo da documenti setacciati nella Rete ed estrae fatti. Poi li trasforma in dati consultabili”. È soprattutto programmazione e coding, con lui lavora un assistente universitario.
Borse di studioe finanziamenti sono la seconda voce di uscita nel bilancio della fondazione. Nel 2014, sono stati distribuiti circa 5,7 milioni in grant. Nel 2015, sono stati di meno: 4,5. “Uno degli obiettivi della fondazione – spiega Consonni – è fare da ponte tra gli ambienti della ricerca e Wikipedia per i progetti legati alla piattaforma”. Per ottenere un grant, bisogna avere un endorsement da parte della fondazione e degli utenti. Il progetto viene inserito in una pagina pubblica e chiunque può intervenire, commentare, dare consigli. O anche demolirlo. La decisione, finale, spetta comunque a Wikimedia Foundation.
Wikimedia Foundation è la fondazione non profit, con sede a San Francisco, che sta dietro Wikipedia, creata nel 2003 dal co-fondatore dell’enciclopedia Jimmy (detto Jimbo) Wales. La principale fonte di finanziamento è costituita dalle donazioni libere degli utenti. “Nel 2015, almeno 2,5 milioni di persone hanno donato in media 15 dollari – spiega al Fatto Juliet Barbara, capo della comunicazione –. Gran parte delle donazioni arrivano da altre fondazioni non profit e il fundraising ci permette di sopravvivere di anno in anno”. Tra i maggiori benefattori, si trovano facilmente i rami non profit delle grandi aziende digitali: da Google a Microsoft e, con cifre inferiori, la Apple. Nel 2015, dalla raccolta fondi sono arrivati circa 72 milioni di dollari. La fondazione ha però da poco aperto un endowment, un fondo di dotazione, per assicurarsi un patrimonio di base.
“È la scelta migliore per una fondazione non profit – spiega Barbara – perché ti permette di essere sostenibile negli anni, senza risentire dell’andamento del mercato o delle congiunture economiche. Ci aiuta a proteggere Wikipedia, a tenerla sempre completamente gratuita e senza pubblicità”. L’8 giugno hanno ricevuto una donazione di un milione di dollari da Craig Newmark, fondatore del sito Craiglist, specializzato nella pubblicazione di annunci geolocalizzati. Qualche mese fa, l’ingegnere informatico Jim Pacha, affetto da una malattia terminale, ha lasciato alla fondazione un milione di dollari in eredità. L’obiettivo è raggiungere un fondo di circa 100 milioni nell’arco di dieci anni.
Una mossaintelligente se si considera che nei mesi scorsi alcuni utenti americani si erano lamentati del fatto che gli annunci per la raccolta di fondi fossero troppo allarmistici e portassero a credere che la fondazione rischiasse da un momento all’altro di chiudere in passivo. Tanto che la portavoce Samantha Lien era stata costretta a precisare che Wikipedia mette da parte sempre un cuscinetto di sicurezza pari al budget operativo di un anno, per far fronte a eventuali cali improvvisi nella raccolta.
Parte della comunità non vede comunque di buon occhio la recente evoluzione della fondazione, a partire dalla crescita dei dipendenti che sono passati dai 23 del 2009 ai 280 del 2016. Ai loro stipendi è destinata la quota maggiore del bilancio, pari a oltre 26 milioni nel 2015 (erano circa 19 nel 2014). Il piano operativo del 2016 prevede infatti un aumento del numero di ingegneri informatici, che passano da 137 a 149 con gli investimenti e di quello degli avvocati, che dovrebbero passare da 9 a 12 e che servono alla fondazione per dirimere tutte le questioni legali, dalle cause per violazione del copyright alle richieste per il diritto all’oblio, fino alla causa intentata contro la Nsa per la sorveglianza globale (vista da alcuni come il tentativo, da parte della fondazione, di giustificare le spese). Aumenteranno anche gli addetti alla comunicazione, che passeranno da 4 a 11. “Il nostro obiettivo è crescere – ha spiegato Katherine Maher, da pochi giorni eletta direttore esecutivo della fondazione –. Più lingue, più informazioni, più precisione e anche una maggiore attenzione al mobile. Il mondo cambia, e anche Wikipedia”. La sfida sarà riuscire a non farsi schiacciare dalle sue dinamiche.
di Virginia Della Sala, il Fatto Quotidiano 29/6/2016