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 2016  giugno 23 Giovedì calendario

DE GIORGI PROMETTE “VENDETTA”. “POTERI OCCULTI CONTRO LA MARINA” – Un’indagine per abuso d’ufficio a Potenza

DE GIORGI PROMETTE “VENDETTA”. “POTERI OCCULTI CONTRO LA MARINA” – Un’indagine per abuso d’ufficio a Potenza. E gli anonimi arrivati ai giornali. Le pressioni perché lasciasse l’incarico di Capo di Stato maggiore della Marina Militare. Niente da fare. L’ammiraglio Giuseppe De Giorgi ha tenuto duro fino alla scadenza del mandato. lasciato ieri durante una cerimonia dinanzi al ministro della Difesa Roberta Pinotti e 900 tra ammiragli, ufficiali e marinai. Nel suo discorso, duro, ha difeso la Legge Navale – uno storico ammodernamento della nostra flotta – che è entrata nell’indagine lucana, con decine di intercettazioni, e il sospetto che, per accelerarne l’iter, De Giorgi si sia prestato a favorire Gianluca Gemelli, il compagno dell’ex ministra Federica Guidi: avrebbe promosso a La Spezia l’ammiraglio Roberto Camerini, considerato “scomodo” per i progetti di Gemelli, per far posto, al Comando Marittimo di Augusta, a un ufficiale meno sgradito a Gemelli. Dell’indagine De Giorgi non parla, ripete che ne uscirà immacolato. Ammiraglio, oggi ha parlato di “vendetta” contro “corvi” e “poteri occulti” che si sono mossi contro di lei e la Marina. Come si vendicherà? Non mi riferisco ai magistrati. E il richiamo alla vendetta era volutamente goliardico, visto che persino il mio nickname è ‘il gladiatore’, ma la manovra del corvo era reale. In tanti hanno pubblicato quell’anonimo. Non ho mai visto pubblicato da un giornale un anonimo senza verifiche. Voi non l’avete pubblicato e ve ne do atto. L’avremmo pubblicato, ma solo dopo aver verificato. Mi sembra un modo corretto di fare giornalismo. Lei dice: volevano farmi fuori. Sì, farmi fuori prima della scadenza del mio mandato. E chi ha scritto quegli anonimi era parte attiva di questo piano. Ha un’idea di chi l’abbia scritto? Un’idea di questi poteri occulti? Non si tratta di un singolo. Parliamo di un gruppo di persone. Sospetti, indizi, ha qualche elemento sul loro identikit? I sospetti ce li ho. Ma non posso certo divulgarli a mezzo stampa. E se fossero più che sospetti avrei già denunciato. Servizi segreti deviati? Gente interna alla Marina? No, i Servizi gli escludo. Non posso escludere invece che qualcuno interno alla Marina si sia prestato, può darsi, ma non ho elementi per sostenerlo. Lei era in corsa per una nomina all’Aise o all’Aisi. Se il corvo voleva farla fuori, come lei sostiene, l’impatto si sarebbe riversato sull’intera girandola di nomine in corso. Era anche questo il piano? Le altre nomine non c’entrano niente. Volevano far fuori me per decidere, attraverso questa strategia, il nuovo capo della Marina. Il nuovo capo si chiama Valter Girardelli: intende dire che è un uomo gradito ai presunti poteri occulti che portavano avanti il piano? Al contrario. La nomina di Girardelli dimostra che il nostro corpo ha saputo reagire a questo attacco. Ho piena stima e fiducia in lui. Ma chi poteva avere interesse a farla fuori? Tutti quelli che desideravano una persona più malleabile. Diciamo che non ho mai tollerato le disonestà. E poi, quando la Marina paga, per ottenere un risultato, quel risultato deve corrispondere alle prestazioni previste e richieste… ho continuato a pretenderlo fino all’ultimo. Sulle forniture militari? Di qualsiasi tipo. Spesso ho avuto frizioni per motivi di questo genere. Ieri ha ringraziato il presidente Mattarella, Renzi e il ministro Pinotti per averla sostenuta fino all’ultimo. È la verità. Però ha anche detto che qualcuno si è defilato. Chi? Qualcuno, sì, ma non faccio nomi. Nel 2015 ringraziando il governo per la Legge Navale, si lasciò andare a una battuta: “Spero di essere lontano quando arriverà la magistratura”. Ma in quel periodo lei era già indagato. Non fu una battuta di dubbio gusto? Ero indagato, sì, ma io non lo sapevo. Non aveva già ricevuto un avviso di proroga delle indagini? Le assicuro di no. di Antonio Massari, il Fatto Quotidiano 23/6/2016