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 2016  maggio 30 Lunedì calendario

SALERNO-REGGIO, L’AUTOSTRADA PIÙ TORMENTATA D’ITALIA

Napoli
Il countdown che gira sul sito web dell’Anas indica 205 giorni da oggi alla chiusura dei cantieri prevista per il 22 dicembre 2016. Stima che il governo vuole rispettare a fronte di chi parla di fine dei lavori ma non del completamento dell’opera. L’A3, l’autostrada Salerno-Reggio Calabria, dorsale di collegamento per il Sud Italia e per la Sicilia entra nel più cruciale dei suoi step. Per rompere con un passato difficile e una lunga storia di costi lievitati fino al raddoppio della spesa, a oggi 8,5 miliardi di euro, e di affari illeciti delle cosche locali che hanno usato pressioni e ricatti per infiltrarsi negli appalti. L’Anas annuncia che è stato realizzato il 70% delle opere, eseguite in montagna per 200 chilometri, per il 50% sugli Appennini lucano e calabrese. Uomini e mezzi sono concentrati ora sull’ultimo grande cantiere, il macro lotto 3.2: 20,5 chilometri a cavallo del Pollino, un tracciato tra gli svincoli di Laino Borgo e Campotenese (quota 1050 metri), in provincia di Cosenza. Il tratto ricade nel territorio montano del Monte Pollino, una delle zone più complesse dal punto di vista orografico dell’intera autostrada. Il nuovo tratto sarà realizzato per il 60% in variante e sarà costituito da sei gallerie e 11 viadotti. Il 19 maggio è stata completata a suon di tritolo la demolizione del viadotto Pineta, sette campate sulla carreggiata Sud. Il 21 maggio è andato giù con l’esplosivo l’ultimo pezzo del viadotto Italia, opera simbolo che con i suoi 260 metri di altezza è il secondo più alto d’Europa. Nel corso dei lavori ha perso la vita Adrian Miholca, operaio romeno di 25 anni precipitato per 80 metri insieme alla ruspa. Il progetto della grande infrastruttura affidata a Impregilo e Condotte nel lontano 1999, si è concretizzato nel rifacimento di 443 chilometri totali di cui 355 realizzati attraverso tre regioni, Campania (118 chilometri), Basilicata (30) e Calabria (295) e sei province. L’A3 è un’opera con numeri da capogiro: 1350 addetti ai lavori su tre turni, migliaia di mezzi tra camion, betoniere, escavatrici, 480 tra viadotti, ponti e cavalcavia, 190 gallerie, 52 svincoli. Ci sono poi i 10 chilometri di messa in sicurezza del raccordo Campo Calabro-Reggio Calabria, e 58 chilometri di opere per un miliardo di manutenzione in diverse tratte da Cosenza a Pizzo Calabro. Una sfida ingegneristica con montagne perforate fino a quattro chilometri (Serra Rotonda) e quasi due (Casalbuono), viadotti sospesi su campate a vertiginose altezze come lo Sfalassà (245 metri) e Favazzina (lungo 440 metri e alto 220), realizzata necessariamente per fasi e pezzi, mentre rimaneva in funzione la vecchia sede autostradale. I sindacati calabresi sollecitano gli interventi di ammodernamento e messa in sicurezza degli 80 chilometri di territorio da Castrovillari a Sibari e da Cosenza Sud ad Altilia Grimaldi, una tratta disseminata di curve strette, a rischio di dissesto idrogeologico. Mario Spagnuolo, il procuratore capo di Vibo Valentia che ha messo sotto sequestro 8 chilometri della Salerno-Reggio
Patrizia Capua, Affari&Finanza – la Repubblica 30/5/2016