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 2016  maggio 30 Lunedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - L’OMICIDIO DI SARA REPUBBLICA.IT Era ossessionato da Sara. La considerava una ’cosa’ sua e non accettava l’idea che lei potesse allacciare una relazione sentimentale con un altro ragazzo

APPUNTI PER GAZZETTA - L’OMICIDIO DI SARA REPUBBLICA.IT Era ossessionato da Sara. La considerava una ’cosa’ sua e non accettava l’idea che lei potesse allacciare una relazione sentimentale con un altro ragazzo. Un interrogatorio di otto ore, poi è crollato. E ha confessato l’atrocità del suo gesto. Ad uccidere Sara Di Pietrantonio è stato l’ex fidanzato Vincenzo Paduano, una guarda giurata di 27 anni, che ha ammesso che il movente del delitto era la gelosia. E ha versato anche qualche lacrima. "Un pò di tempo fa ci eravamo lasciati - ha raccontato Paduano - ma io non sopportavo che fosse finita. Lei stava già con un altro". Roma: il cadavere di una ragazza trovato vicino a un’auto bruciata Condividi Mesi fa, hanno poi scoperto gli inquirenti, c’era stato un episodio violento tra i due, quando ancora stavano insieme. Sara, però, benchè turbata (come hanno poi riferito le sue amiche, sentite come testimoni), non se l’era sentita di sporgere denuncia, forse anche per non creargli problemi sul lavoro. E’ finita bruciata viva nel cuore della notte, in una strada della periferia romana, con lui che, dopo l’omicidio, non ha avuto alcun rimorso ed è tornato regolarmente al lavoro. Il corpo semicarbonizzato di Sara Di Pietrantonio, studentessa romana di 22 anni era stato trovato all’alba di domenica in via della Magliana. Pochi indizi, lei poco più di una ragazzina dalla faccia pulita che viveva non distante dal luogo della sua morte, che aveva frequentato un liceo scientifico all’Eur, ed ora era iscritta ad Economia all’Università Roma Tre. IL RACCONTO Gli ultimi minuti di vita di Sara Intorno alle 3 di domenica notte la ragazza aveva mandato un messaggio alla madre per avvertirla che stava rientrando a casa. Poi più nulla: alle 5 del mattino il ritrovamento del corpo da parte dei vigili del fuoco intervenuti per un’auto in fiamme. Sembrava una chiamata di routine ma "in 25 anni di questo lavoro non ho mai visto un delitto così atroce", ha poi detto il capo della Squadra mobile di Roma Luigi Silipo. Omicidio Magliana, ex ragazzo ha confessato: "Ha inseguito e dato fuoco a Sara" Condividi Subito l’attenzione degli inquirenti si era rivolta a quel suo fidanzato che all’inizio aveva negato tutto. "Abbiamo sentito tutti gli amici, familiari, abbiamo ricostruito la vita di Sara degli ultimi anni. Abbiamo subito capito che usciva da una storia malata e nell’ultimo periodo ha subito una violenza psicologica enorme da questo amore malato. La relazione è durata per circa due anni, poi trasformata in un rapporto morboso, si sono lasciati almeno tre volte. Da poco Sara aveva iniziato una nuova relazione. Il fermato la seguiva, sicuramente in due occasioni e l’ultima è stata fatale". E domenica notte Paduano, guardia giurata, a bordo della sua macchina si era messo dietro quella di Sara. Le telecamere lo hanno ripreso mentre affiancava e speronava la vettura. Aveva organizzato tutto. Aveva con sé una bottiglia di liquido infiammabile, che ha rovesciato dopo essere salito nell’auto. E ne ha buttato addosso anche alla sua ex. Sara, in un primo momento era riuscita a fuggire, ma era notte fonda, in una strada poco illuminata con poche case. Dopo averle incendiato l’auto della ragazza, Paduano ha rincorso la ragazza che provava a scappare, l’ha raggiunta e le ha dato fuoco. Roma, ragazza uccisa e bruciata: l’arresto dell’ex fidanzato Condividi Durante la sua fuga disperata lei ha provato a chiedere aiuto, sono passate almeno due auto su quella strada maledetta. "Sara prima di essere raggiunta dal suo assassino ha provato a chiedere aiuto agli automobilisti, ma nessuno si è fermato. Se qualcuno lo avesse fatto forse Sara sarebbe ancora viva", così il sostituto procuratore di Roma, Maria Monteleone. Ci sono anche dei filmati di alcune telecamere di videosorveglianza che hanno inquadrato il luogo del delitto, e che dimostrano che almeno due automobilisti hanno tirato dritto. Qualche ora dopo sono stati anche rintracciati dalla polizia. Si sono giustificati dicendo di non aver capito che la ragazza chiedeva aiuto. "Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è dovere chiamare forze ordine" ha aggiunto Silipo, con amarezza. Magliana, ragazza carbonizzata: il luogo del ritrovamento Navigazione per la galleria fotografica 1 di 18 Immagine Precedente Immagine Successiva Slideshow () () E il procuratore Monteleone: "Speriamo che questa morte così atroce non sia inutile, invito le ragazze a denunciare, a non tenere nascosti comportamenti minacciosi di chi afferma di volerti bene mentre così non è. E poi faccio un appello a chi si imbatte in ragazze bisognose di aiuto, non siate indifferenti. Se non ci fosse stata quest’indifferenza, probabilmente Sara non sarebbe morta". LETTERA43 Ha confessato l’ex ragazzo di Sara Di Pietrantonio, la studentessa di 22 anni trovata all’alba di domenica semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma. Fermato dopo un lungo interrogatorio, Vincenzo Paduano, 27 anni, ha ammesso di essere l’autore del delitto. Gli investigatori hanno reso noto che la ragazza è stata bruciata viva. Paduano l’avrebbe inseguita a piedi e data alle fiamme mentre la ragazza chiedeva disperatamente aiuto. COSPARSA D’ALCOL E BRUCIATA. Dopo una lite in macchina, l’omicida avrebbe cosparso di alcol l’auto e Sara che, però, è scesa dalla vettura per mettersi in salvo. L’omicida è riuscito velocemente a raggiungerla e le ha dato fuoco. L’ex fidanzato l’avrebbe aspettata sotto casa del nuovo ragazzo e poi, quanto ha visto che arrivava, si è allontanato conoscendo la strada che avrebbe fatto. Su via della Magliana l’ha superata e stretta costringendola ad accostarsi. Dopo una lite, il crimine. «Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva», ha dichiarato il sostituto procuratore di Roma Maria Monteleone nel corso della conferenza stampa. «Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è dovere chiamare forze ordine», ha aggiunto il capo della squadra mobile di Roma, Luigi Silipo. Bruciata viva Secondo le dichiarazioni degli inquirenti, Sara sarebbe morta bruciata viva. Secondo una possibile ricostruzione, la ragazza, terrorizzata dopo essersi fermata, sarebbe fuggita dall’auto inseguita da Paduano. Dopo aver percorso circa 300 metri a piedi sarebbe stata raggiunta nel parcheggio del ristorante sul lato opposto della strada. DUE INCENDI DISTINTI. Poi l’omicida è tornato indietro per cancellare le tracce: prima bruciando l’auto (come si vede nel filmato) poi dando fuoco alla ragazza ancora a terra, accanto a un muretto. Secondo una ricostruzione del Corriere della Sera, «per il medico legale che ha svolto un primo esame del corpo i due incendi non sarebbero collegati l’uno all’altro, ma episodi distinti». Il ritrovamento Sara è stata trovata all’alba di domenica 29 maggio sdraiata a terra nel parcheggio di un ristorante all’estrema periferia di Roma, mentre a circa 200 metri di distanza la sua auto, una Toyota appartenente alla madre, era avvolta dalle fiamme. I vigili del fuoco erano intervenuti intorno alle cinque per spegnere l’incendio della macchina, ferma sul ciglio della strada, quando sul versante opposto alcuni passanti hanno segnalato un altro focolaio tra i cespugli. A POCHI METRI DAL PALAZZO DI FAMIGLIA. Proprio lì è stata trovata Sara, a terra con le braccia allargate e la camicetta sbottonata. A poche centinaia di metri dalla palazzina di proprietà della famiglia, dove era cresciuta. Sul posto è arrivata la polizia scientifica che ha eseguito i rilievi del caso. Tra i primi a vedere il corpo della giovane, la madre Tina e lo zio, che erano usciti con la macchina a cercarla perché tardava a rientrare. L’ultimo messaggio L’ultimo messaggio Sara l’ha inviato proprio alla madre intorno alle 3,30: «Sto tornando a casa» le ha scritto, come faceva di consuetudine, dopo aver accompagnato l’amica di danza con cui era uscita. Il messaggio era ormai una consuetudine tra Sara e la mamma Tina, ma la scorsa notte le cose sono andate diversamente. LA MADRE ESCE A CERCARLA. Dopo 20 minuti la preoccupazione della mamma è aumentata al punto da svegliare suo fratello. «Sara non torna, è uscita con la mia macchina. Mi accompagni a cercarla?», gli avrebbe detto. Così sono usciti di corsa. Prima un giro sotto casa dell’amica che era uscita con lei, e poi la scoperta. Le liti e la rottura con il fidanzato Sara si era lasciata da un paio di giorni con il ragazzo e sabato era uscita con un’amica dopo cena prendendo la macchina della madre. Nei giorni precedenti la tragedia sembra che tra i due, che si erano lasciati da poco, ci fossero stati dei litigi. INTERROGATO PER ORE. L’uomo si chiama Vincenzo Paduano, una guardia giurata di 27 anni. Dopo un lungo inerrogatorio, Paduano è crollato e ha confessato l’omicidio. «Un po’ di tempo fa ci eravamo lasciati, ma io non sopportavo che fosse finita», ha detto agli inquirenti. «Lei stava con un altro». La loro storia era cominciata nel 2014 ed era stata segnata da rotture e riprese. Da qualche settimana, però, Sara aveva un’altra relazione e questo ha fatto perdere la testa a Paduano. Le zie di Sara raccontano che «ci sembrava un bravo ragazzo, non gli avrebbe mai permesso di darle uno schiaffo. Lo avrebbe mandato a quel paese». Le telecamere Decisive nelle indagini le registrazioni delle telecamere della zona, in particolare di una cava vicina che ha ripreso gli istanti in cui l’auto ha preso fuoco. OMICIDIO INSCENATO. Gli inquirenti avevano fin dall’inizio ritenuto che fosse proprio Paduano la persona inquadrata nel filmato, in cui si vede un’auto affiancare e speronare la macchina su cui viaggiava Sara. Paduano aveva con sé una tanica di benzina per inscenare un incendio e per cancellare le tracce del delitto. Dopo averla fermata, l’uomo è salito a bordo dell’auto per ucciderla. ANSA.IT Da “ansa.it” Ha confessato l’omicidio di Sara Di Pietrantonio, Vincenzo Paduano, l’ex ragazzo della studentessa di 22 anni trovata all’alba di domenica 29 maggio semi carbonizzata nei pressi della sua auto in fiamme, in via della Magliana, alla periferia di Roma. Dopo un lungo interrogatorio il 27enne è crollato ammettendo il delitto e le sue responsabilità. Paduano era stato con Sara per due anni ed il loro rapporto si era interrotto alcuni giorni fa. "Sara è stata bruciata viva dal suo ex". Lo hanno reso noto gli investigatori nel corso di una conferenza stampa in corso in Questura. L’ex l’avrebbe inseguita a piedi e data alle fiamme quando era ancora viva mentre la ragazza chiedeva disperatamente aiuto. Dopo una lite in macchina, Paduano avrebbe cosparso di alcol l’auto e anche Sara che però è scesa dalla vettura per mettersi in salvo. Ma lui l’ha raggiunta e le ha dato fuoco. SARA DI PIETRANTONIO VINCENZO PADUANO SARA DI PIETRANTONIO VINCENZO PADUANO Vincenzo avrebbe aspettata Sara sotto casa del nuovo ragazzo e poi, quanto ha visto che arrivava, si è allontanato conoscendo la strada che avrebbe fatto. E’ la dinamica dell’omicidio di Sara Di Pietrantonio, studentessa trovata morta semi carbonizzata alla periferia di Roma, resa nota dagli inquirenti nel corso di una conferenza stampa in Questura. Su via della Magliana quando lei lo ha superata l’avrebbe raggiunta e stretta costringendola ad accostarsi. Dopo una lite avrebbe cosparso l’auto di alcol e anche lei. A quanto ricostruito dagli inquirenti, ad inizio serata l’ex fidanzato è andato a trovare Sara a casa. I due avrebbero avuto una "discussione normale". Poi la studentessa è andata con un’amica in un pub e dopo si è incontrata con il nuovo ragazzo, che frequentava da poco. "In 25 anni di lavoro non avevo mai visto un delitto cosi’ atroce". Lo ha detto il capo della Squadra Mobile di Roma Luigi Silipo nel corso di una conferenza stampa sull’omicidio di Sara Di Pietrantonio "Se qualcuno si fosse fermato Sara sarebbe ancora viva". Ha sottolineato il sostituto procuratore di Roma Maria Monteleone nel corso della conferenza stampa sul fermo Vincenzo Paduano. "Ci vuole coraggio da parte dei cittadini, da parte di chi passa e vede qualcuno in difficoltà, una telefonata al 113 è gratis: se si vedono cose strane è dovere chiamare forze ordine", ha aggiunto il capo della squadra mobile di Roma, Luigi Silipo. LA MORTA DI SARA DI PIETRANTONIO LA MORTA DI SARA DI PIETRANTONIO Sara, è stata trovata morta carbonizzata dalla mamma, uscita di casa per cercarla, non vedendola rientrare. Il cadavere della giovane era a circa 500 metri dalla sua auto in fiamme. "Sto tornando a casa", aveva detto Sara alla madre in un messaggio telefonico, poco prima di morire. La mamma avrebbe telefonato alla ragazza intorno alle 3 per sapere dov’era. Dopo circa 20 minuti, non vedendola tornare, la donna ha chiesto allo zio di Sara di accompagnarla a cercare la figlia. Dopo aver trovato l’auto in fiamme la donna si è avvicinata ad un altro focolaio: era il corpo della ragazza che bruciava, dietro un cespuglio in un’area adibita a parcheggio. I Vigili del Fuoco sono intervenuti poco prima delle 5. sara di pietrantonio sara di pietrantonio "Si era lasciata con il ragazzo da un paio di giorni. Non lo conoscevamo benissimo ma ci sembrava un bravo giovane", dicono le zie di Sara. "Ieri sera è uscita con un’amica e ha mandato, come di consuetudine, un messaggio alla madre quando aveva riaccompagnato la sua amica a casa - aggiungono -, non abbiamo idea di quello che sia accaduto. Ci auguriamo si tratti di un incidente". Le parenti della ragazza raccontano che sono stati i vigili del fuoco ad indicare che poco distante c’era un altro focolaio: "Quando Tina si è avvicinata - proseguono - ha visto la figlia a terra, con le braccia larghe e la camicetta sbottonata. Non abbiamo idea di cosa sia successo. Certo, è strano che una persona che scappa avvolta dalle fiamme si nasconda dietro un muretto per chiedere aiuto". sara di pietrantonio sara di pietrantonio Sara abitava in una palazzina di proprietà della sua famiglia, poco distante dal luogo in cui è stata ritrovata morta. Studiava economia all’Università di Roma Tre ed era figlia unica.