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 2016  maggio 02 Lunedì calendario

MORTO «Non sono ancora morto, abbiamo ancora una partita. Ho ancora una cartuccia, vedremo» (Pep Guardiola, allenatore, a proposito delle possibilità in Champions del suo Bayern Monaco)

MORTO «Non sono ancora morto, abbiamo ancora una partita. Ho ancora una cartuccia, vedremo» (Pep Guardiola, allenatore, a proposito delle possibilità in Champions del suo Bayern Monaco). RASOIO «In tutte le aziende, non solo nello sport, hai degli obiettivi e, se non li centri, rischi. Ma lavorare sul filo del rasoio è cosa buona, perché ti spinge a dare il massimo e a crescere» (Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari). PENSIERI «in Italia i calciatori pensano al calcio – e vabbé, un po’ anche alle donne – 24 ore su 24 e questo li abitua a ogni tipo di tensione. Molti giocatori inglesi, invece, quando giocano in Nazionale, dove oltre all’impegno sono richiesti soprattutto i risultati, che non arrivano da 50 anni, non reggono quella pressione» (Gianluca Vialli, ex calciatore, allenatore ed opinionista Sky). SFORTUNA «Mancini qualche colpa ce l’ha. Chiaro che i tifosi avversari sottolineano tutti gli acquisti che ha ottenuto, ma io sono nerazzurro e sto con lui. C’è stata una buona dose di sfortuna, come con la Fiorentina o il Carpi, con quel gol-beffa di Lasagna. Dovremmo avere 6-7 punti in più» (Roberto Vecchioni, cantante e scrittore, interista). CICLI «Nello sport ci sono i cicli e oggi per vincere devi essere su una Mercedes. In Ferrari ho vissuto momenti fantastici, con amici e atmosfera. Era un mio sogno guidare una Ferrari e mi sono divertito. Poi è arrivato il momento di chiudere, senza rinnegare uno solo di quei giorni» (Fernando Alonso, pilota di F.1, della McLaren). STORIA «Mihajlovic era riuscito a creare un team che respirava insieme e stava facendo discretamente bene. Brocchi non doveva accettare il ruolo ma lo capisco, ha poche colpe, a parte quella di non aver capito che la storia era troppo grande per lui» (Zvonimir Boban, ex calciatore del Milan, ora opinionista Sky e consulente Fifa). LIBRI «Visto che sono fuori di casa da quando ero piccolo, leggo di tutto. Un mio amico una volta mi disse: “Circondati di persone da cui puoi imparare qualcosa, altrimenti leggi grandi libri”. Ecco, io ho fatto sempre così. Ad esempio, adoro I Pensieri di Marco Aurelio. Nella casa che mi sto costruendo a Marbella, ci sarà una biblioteca che lascerò ai miei figli» (Enzo Maresca, calciatore, centrocampista del Palermo).