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 2016  aprile 28 Giovedì calendario

SIAMO LA COPPIA PIÙ BELLA DEL MONDO (DISCOGRAFICO)

Quando ho conosciuto Mara avevo 16 anni, «lei 25 e con quei suoi zigomi alti mi ricordava Katharine Hepburn» racconta Alberto Salerno, autore e produttore musicale. «Ma ho capito che ero innamorato di lei solo dieci anni dopo, nel 1976. Eravamo amici da quella che sembrava una vita, però non potevo far finta di nulla e mi sono dichiarato». Mara Maionchi sbuca dal corridoio e si siede sul divano del salotto: «E io l’ho respinto. Cosa ci facevo con un ragazzino?» dice. Ride, poi però cede all’emozione del ricordo: «Era marzo, poi in aprile per il mio compleanno mi regala 50 rose rosse. Quel giorno la mia amica Silvana mi fa l’oroscopo e assicura che è lui, Alberto, un Capricorno, l’uomo giusto. “Uscite a cena e vedi cosa succede”, consiglia». Alberto Salerno tira il petto in fuori: «In macchina l’ho baciata. Ha ceduto subito, su tutta la linea: pochi mesi dopo ci siamo sposati». Mara si rivela l’antesignana delle donne cougar: «All’epoca la differenza di età era un problema, mia mamma ha sciolto ogni dubbio: “Che ti frega”, mi ha detto, “è lui che si prende la moglie vecchia”». Dal 1976 al 2016: dopo quarant’anni di vita coniugale e due figlie, Salerno e Maionchi festeggiano con un’autobiografia: Il primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio (Baldini & Castoldi, in libreria dal 5 maggio), dove ripercorrono i successi delle rispettive carriere. La canzone-manifesto Io vagabondo che lui ha scritto per i Nomadi. Il brano generazionale Terra promessa, composta a quattro mani con Eros Ramazzotti. Tra gli artisti lanciati da lei, ci sono Gianna Nannini e Renzo Arbore. Fino alla scommessa che hanno stravinto insieme, quel 18enne sovrappeso scoperto per caso a un’audizione sanremese che fu bocciato da tutti e rincorso solo da loro due. «Ci hai fatto venire la pelle d’oca» gli hanno detto. Il ragazzo di nome fa Tiziano Ferro. Nel libro c’è anche la storia di un matrimonio, le due figlie Camilla e Giulia, i litigi furiosi, le crisi. Anzi, la crisi. Il giorno che Mara ha trovato la prova inconfutabile di un tradimento: «Questo pirlaccione si era conservato la fattura dell’albergo. Cosa voleva fare, scaricare l’Iva?».
Come si fa a perdonare un marito che tradisce?
Maionchi Non l’ho vissuto come un affronto, come un «l’altra è meglio di me», ma come l’ennesima prova della debolezza maschile. La verità è che voi uomini siete vanesi: se la vicina di casa alta un metro e larga due fa un complimento, ecco che vi sciogliete. Vi hanno detto «Andate e moltiplicatevi» e avete preso in parola l’incoraggiamento.
Salerno Io e Mara abbiamo scelto di proteggere la famiglia. È troppo facile mollare tutto, separarsi, alla prima sbandata. Un incidente di percorso può capitare. Io il tradimento lo sdogano, l’importante è negare sempre.
Maionchi Infatti ci hai messo un minuto e mezzo per confessare tutto. Come il nostro nipotino di 4 anni quando ruba la cioccolata.
Salerno Per forza, mi guardavi con una faccia. «Tu», mi incalzavi col dito alzato.
Ci ho messo quattro mesi per ottenere il perdono, ero disperato. Non c’è nulla di peggio di sapere che stai facendo soffrire le persone che ami.
Qual è il segreto della vostra alchimia, che vi ha fatto restare insieme nonostante gli scossoni?
Maionchi Alberto è un uomo moderno, collaborativo. La mattina io mi alzavo tardi e lui accompagnava le bambine a scuola. Magari, al ritorno, mi svegliava con le brioche appena sfornate. Io per parecchio tempo ho fatto la manager, tornavo a casa alle nove e mezza di sera e trovavo la cena pronta, le bambine già a letto. Non mi dovevo preoccupare di nulla. È un padre attento.
Salerno Mara mi piace perché è indipendente. Io non volevo una moglie casalinga. Lei usciva la mattina e tornava la sera tardi. Fuori dalle balle tutto il giorno: il paradiso. Io sono un creativo, ho bisogno di solitudine e tranquillità. La musica.
Chi vi piace tra i talenti di nuova generazione?
Salerno Francesca Michielin è brava e lavora tantissimo.
Maionchi Marco Mengoni è il più forte di tutti. Mi piace Giusy Ferré, con la sua timbrica particolare. Ed è interessante Francesco Gabbani, che con Amen ha vinto tra le «Nuove proposte» a Sanremo. A Sanremo siete andati con artisti come Zucchero, Mango, Eros Ramazzotti.
Quel palco ha ancora un senso?
Maionchi Dalla fine dell’era Baudo Sanremo si è trasformato in un grande show televisivo, la musica è diventata meno importante perché si ascolta in altri mille modi. E in generale le canzoni, diciamolo, sono più deboli.
Salerno Quando dovevo scrivere un testo per un artista, lo facevo come un sarto che modella un abito su misura. Prendi Senza pietà, con cui Anna Oxa ha vinto Sanremo nel ’99. Io e Anna siamo andati a cena, ci siamo conosciuti bene, lei mi ha raccontato la sua storia e solo dopo ho buttato giù le prime strofe. Per i testi a quattro mani con Zucchero mi sono trasferito a casa sua in Toscana.
Maionchi Per far correre una Ferrari non basta il pilota, ci vuole un team dove tutti sono fuoriclasse. Per Ma che freddo fa Nada aveva lavorato con degli autori che facevano paura per quanto erano bravi. Per fare un altro esempio, Sapore di sale di Gino Paoli è stata arrangiata da Ennio Morricone.
Salerno Oggi invece si producono brani usa-e-getta, senza identità, per il vincitore del talent di turno. Mara, però, è diventata popolare proprio grazie a un talent show, X Factor.
Salerno Sì. I protagonisti di questi «varietà» sono i giudici, ora mi fa impazzire Dolcenera a The Voice, è una bravissima attrice. La musica resta un personaggio minore, sullo sfondo.
Maionchi Non basta una bella voce per costruire una carriera.
Salerno La genialità vale mezzo disco, poi ci vuole tenacia. Battisti entrava in studio alle nove del mattino, anche in pigiama, e ci restava otto ore, tutti i giorni di tutte le settimane.
Maionchi La musica è fatta di impegno e tempi lunghi. La hit America di Gianna Nannini non sarebbe mai nata se lei non avesse fatto due flop in precedenza, due esperimenti chiamiamoli, che per un soffio la Ricordi non mi ha licenziata. Lei aveva bisogno di liberarsi, di fare dei tentativi per tirare fuori la ribellione. E ce l’ha fatta con un inno alla masturbazione, America appunto, e una copertina dove la Statua della libertà al posto della fiaccola reggeva un vibratore. Ed era il 1979, non so se mi spiego.
Quanto ci avete messo per lanciare Tiziano Ferro?
Maionchi Tre anni.
Salerno Tiziano si faceva Latina-Milano in treno anche tre volte al mese per farci ascoltare le sue canzoni. Noi lo bastonavamo: una volta gli abbiamo fatto preparare quattro pezzi per un album, lui era al settimo cielo, ma poi decidevamo che non andava bene e buttavamo via tutto. «Tiziano si ricomincia». Lui non mollava. E nemmeno noi: a un certo punto eravamo fuori di tantissimi soldi, più di 100 milioni di lire presi dal nostro conto corrente. Poi, finalmente, è arrivata Non me lo so spiegare e un’altra serie di brani che ci piacevano. È stata una magia.
Chi di voi due lo ha messo a dieta?
Salerno Gliel’ho detto, davanti a Mara. L’abbiamo portato da un dietologo e lui è sceso di 35 chili. Lavorava come un pazzo e non poteva nemmeno mangiare.
Parliamo delle vostre cantonate.
Maionchi Biagio Antonacci. Lo ascoltai, non mi piacque e lo feci andar via.
Salerno Aida Cooper. Era la corista di Loredana Bertè, la sentii al Festivalbar e dissi a Mara: produciamola. Poi la mandammo a Sanremo scegliendo per lei una canzone terrificante già dal titolo, Questa pappa. Fu eliminata e ne seguì una crisi totale.
Il progetto in cui ora credete di più?
Salerno L’Officina della Musica e delle Parole. È un’iniziativa che ho messo in piedi con amici arrangiatori e compositori: selezioniamo giovani autori e li aiutiamo a migliorare le loro canzoni.
I vostri idoli musicali?
Maionchi Janes Joplin e Areta Franklin. Salerno I Beatles. E Ray Charles, quando morirò voglio incontrarlo e sentirlo cantare.
Maionchi Invece Dio, per punirti, ti manderà Claudio Villa.
Maionchi, tra gli addetti ai lavori è celebre la litigata con Gianna Nannini in cui ha spaccato una scrivania. Anche a casa è così irascibile?
Salerno È una furia. Un giorno mi ha inseguito fino a braccarmi nel bagno, mi ha sbattuto dentro la vasca. Sono rimasto incastrato con le gambe all’aria, mentre lei mi strattonava la camicia nuova. Un’altra volta mi ha tirato un piatto pesantissimo con dei segni zodiacali come decorazioni. Era pure bruttissimo.
Maionchi Non dire che è brutto, ce l’hanno regalato.
Salerno Anche per il calcio abbiamo fatto una litigata epica. Mara tifa Juve, io e le nostre due figlie Milan. Durante la finale di Champions Juventus-Milan si è scatenata una rissa pazzesca davanti ai nostri amici che non sapevano come calmarci. Il Milan ha vinto tre a due e Mara mi ha fatto dormire sul divano.
Maionchi Dopo ogni litigio, c’era il rito di Alberto che sfogliava le Pagine Gialle per cercare un residence dove trasferirsi. Poi faceva finta di raccattare la sua roba. Lentamente, per attirare l’attenzione. Ci siamo mandati a quel paese non so quante volte. Abbiamo sempre fatto pace.
Salerno, ha mai dedicato una canzone a sua moglie?
Salerno Non sono mai autobiografico. Però Mara una volta l’ho citata, in Donne scritta per Zucchero. Il verso è: «Donne controcorrente».