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 2016  aprile 27 Mercoledì calendario

500 EURO

Roma, aprile
In Spagna la chiamavano «Bin Laden», come il defunto e a lungo introvabile boss di Al-Qaeda: tutti la conoscono, ma pochissimi l’hanno vista. E in Inghilterra, dal 2010, la legge vieta addirittura a banche e sportelli di cambio valute di venderla o comprarla. Motivo? Per otto mesi, i detective della Soca, l’agenzia britannica per il contrasto della criminalità organizzata, l’hanno pedinata e si sono accorti che quando effettivamente circola, nove volte su dieci, lo fa sulla cattiva strada dei traffici illeciti. Ecco perché anche le autorità economiche dell’Europa stanno seriamente pensando di ritirarla una volta per tutte.
Leggende e misteri della banconota rosa da 500 euro, autentica araba fenice della valuta comune europea. Citando il Metastasio: «Che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa». O fa finta di non saperlo. Di certo non si trova nel portafoglio delle persone comuni che dall’entrata in vigore dell’euro (2002) non l’hanno praticamente mai vista; più facile, almeno in Italia, trovarla invece in discreta quantità – secondo un rapporto della Guardia di Finanza – nei pacchetti di sigarette, infilata nei salvaslip, nelle calze, nei reggiseni, tra le pagine di un libro, dietro le foto di un album e anche in improvvisati doppifondi di auto, furgoni e camion.
Il prezioso bigliettone è infatti il preferito dai cosiddetti “spalloni”, cioè i corrieri transfrontalieri che esportano clandestinamente il denaro e anche dai “tangentomani” che amano dare e ricevere mazzette rigorosamente in rosa. Le famigerate bustarelle dell’ultimo scandalo della sanità in Lombardia, che ha portato all’arresto dell’assessore leghista Fabio Rizzi, per esempio, erano tutte in pezzi da 500 euro e questo spiega perché quei buontemponi del Movimento 5 stelle hanno manifestato distribuendo fac-simile del bigliettone con la faccia del presidente Roberto Maroni.
Gli slip del jihadista
Alla frontiera italo-svizzera le guardie hanno recentemente fermato un «soggetto di etnia cinese» con 20 mila euro nascosti in un pacchetto di Marlboro: due bigliettoni arrotolati a sigaretta in sostituzione delle 20 “bionde”. Per esportare illegalmente la stessa cifra in comuni banconote da 50 euro sarebbero serviti 10 pacchetti di false sigarette: decisamente troppi da nascondere facilmente. E due anni fa all’aereoporto londinese di Heathrow è stato arrestato un simpatizzante dell’Isis in viaggio verso la Turchia con 40 mila euro in pezzi da 500 nascosti nelle mutande.
È tutta una questione di spazio: in una comune confezione di zucchero si possono nascondere ben 500 mila euro in bigliettoni rosa; 6 milioni di euro in un trolley da cabina e ben 10 milioni in una valigia di medie dimensioni. Ma anche di peso: secondo la Soca, l’antimafia inglese, 1 milione di sterline (circa 1.250.000 euro) in banconote da 50 sterline (poco più di 60 euro), peserebbe 50 chili: in banconote da 500 euro poco più di 2 chili.
Secondo Bankitalia, nel 2010, gli italiani hanno depositato in banca 3 miliardi di euro in banconote da 500; 4 miliardi nel 2011; dal 2012 a oggi, oltre 10 miliardi annui: un boom di trasferimenti di ingenti somme da altri Paesi della Unione europea che, secondo alcuni, nasconde un vorticoso giro di evasione fiscale delle imprese dedite all’export. Negli ultimi cinque anni, i “depositi in rosa” sono aumentati del 273 per cento in Veneto, del 393 per cento in Lombardia, dell’847 per cento in Emilia Romagna e della percentuale record del 3.853 per cento (da 7 a 288 milioni di euro) in Trentino Alto Adige. Sarà un caso?
In Calabria, Sicilia e Campania, regioni ad alto rischio di riciclaggio di capitali mafiosi, i depositi in banconote da 500 euro valgono, rispettivamente, 150, 350 e 500 milioni l’anno.
Logico che la stragrande maggioranza dei cittadini europei non avrebbero nulla da rimetterci se dall’oggi al domani sparisse il super bigliettone rosa; ma in Germania molti non sono d’accordo. Visto che il costo del denaro è sceso ormai sotto zero, dicono, può darsi che succeda presto in Eurolandia quello che già succede in Svizzera: per tenere i soldi sul conto corrente ci toccherà pagare un interesse alla propria banca.
La cassetta di sicurezza
Per evitare questa specie di beffa non ci sarà altro rimedio che ritirare il gruzzolo e custodirlo in una cassetta di sicurezza. E qui il bigliettone da 500 euro potrebbe tornare utile. Sarà forse per questo che da un po’ di tempo, come fanno notare alcuni, se le banche lo incassano poi non lo restituiscono mai ai clienti che lo richiedono?