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 2016  aprile 27 Mercoledì calendario

DEMOCRAZIA «Mio figlio Achille è mezzo juventino perché il nonno gli parla sempre di Pogba e Dybala

DEMOCRAZIA «Mio figlio Achille è mezzo juventino perché il nonno gli parla sempre di Pogba e Dybala. Detto per inciso, mi ha appena chiesto di fare un provino per l’Accademia Inter. C’è molta democrazia a casa mia» (Alessandro Costacurta, ex calciatore del Milan, ora commentatore per Sky). RITORNI «Con Javier Zanetti mi sento al telefono e non ho paura di dirlo: un giorno tornerò all’Inter perché ho lasciato un bel ricordo come giocatore e ho l’obiettivo di tornare come allenatore» (Diego Simeone, allenatore dell’Atletico Madrid). PARAGONI «Valentino è forte come Alì. Come energia e come fisico, lo vedo potente. Di Pelé e Maradona ha l’eleganza nel gesto atletico, mentre ha la precisione di Jordan. Poi è costante come Federer ed è un grandissimo lavoratore come Mennea, un atleta che reputo un grandissimo. Eppoi c’è pure un pizzico di Tomba, istrionico come lui» (Stefania, mamma di Valentino Rossi, pilota della Yamaha). OCCASIONI «La mia motivazione è grande anche per come è finito lo scorso Mondiale. Avevo sentito dire che quella era la mia ultima occasione di vincere il titolo, forse loro (Marquez e Lorenzo, ndr) lo pensavano, noi cerchiamo di dimostrare che non era vero» (Valentino Rossi). MATTONI «Ho avuto modo di mettere il mio corpo nella migliore forma fisica possibile. Non la avverto come una sfida: vado a letto prima. Dormo di più. Mi sveglio ogni giorno ed è bello avere la testa libera da condizionamenti e senza la sensazione di avere nel cervello un muro di mattoni» (Michael Phelps, nuotatore, il più titolato nella storia delle Olimpiadi, che ha fatto il fioretto di non bere alcol fino a Rio). OSSESSIONI «Pulisco, disinfetto, ho le mie ossessioni, non sopporto lo sporco, e sulle pulizie non temo confronti. Anche se il mio mito è Audrey Hepburn, fisicamente all’opposto. Il tatuaggio che ho sotto il seno è: joie de vivre. Rappresenta il mio approccio al mondo» (Valentina Diouf, pallavolista, della LJ Volley e della nazionale italiana). LEICESTER «Ho scelto un progetto stimolante, sono felice di proseguire la mia avventura a Sassuolo dove ci sono tutti i presupposti per fare molto bene. Per l’Europa ci proviamo fino alla fine, ma più in generale credo sia giusto puntare sui giovani italiani e mi piacerebbe che anche in Italia ci fosse un Leicester» (Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo).