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 2016  febbraio 06 Sabato calendario

IL CENTRAVANTI MIGRATORE VITTIMA DI UN INCANTESIMO


Anche in questo gennaio, puntuale come i Re Magi, è arrivato Marco Borriello.
Ha pinzato con le dita una maglietta che portava il suo nome sopra, ha sorriso ai fotografi e giurato fedeltà ai nuovi colori. Come sempre. Questa volta si è trattato della casacca nerazzurra dell’Atalanta. Negli ultimi 15 anni non c’è calciatore che abbia collezionato tanti trasferimenti quanti Borriello: 19 cambi di maglia, alcune messe e rimesse, per un totale di 12 club rappresentati. Una carriera in viaggio, con la frenesia di un bandito del Far West, braccato da un cacciatore di taglie.
Neppure la pazienza di aspettare la fine della stagione. La caratteristica più appariscente nel curriculum dell’attaccante napoletano sta infatti nei trasferimenti nella finestra invernale di mercato.
Nel gennaio del 2001 il passaggio dal Treviso alla Triestina; nel 2003 dal Milan all’Empoli; nel 2006 dalla alla Samp al Treviso; nel 2012 dalla Roma alla Juve; nel 2014 dalla Roma al West Ham; nel 2015 dalla Roma al Genoa; nel 2016 dal Carpi all’Atalanta, appunto.
Negli ultimi tre anni ha festeggiato il Natale in una città e la Pasqua in un’altra. Ha stipulato contratti d’affitto e acceso utenze semestrali. Ha ridotto al minino l’arredamento degli appartamenti e le foto alle pareti, piantando le radici fragili di un commesso viaggiatore.
Marco Borriello è un purissimo esemplare di centravanti migratore. Un esemplare di gran classe, che ha nidificato in piazze di assoluto prestigio, quali: Milan, Juventus, Roma.
Il paragone con Van Basten, patriarca del ruolo, è tutt’altro che forzato e va oltre la coincidenza del nome. Numeri 9 di stazza, con tanta grazia nel palleggio e nei fondamentali tecnici, ne sono nati pochi dopo l’olandese e Borriello merita di essere inserito nel numero dei discendenti più talentuosi. Avrebbe meritato una carriera più gratificante, non fosse stato imprigionato da una sorta di incantesimo fiabesco, tipo quello de La Bella e la Bestia: “Sarai bravo, bello, ricco e famoso, ma condannato a viaggiare in eterno, fino al giorno in cui scoprirai l’amore vero”.
Accadde nella stagione 2007-08. Marco Borriello, innamorato cotto della meravigliosa Belen Rodriguez, si fermò una stagione intera al Genoa e fu la miglior stagione della sua vita: 19 gol in 35 partite. Ma durò poco. Con l’amore svanì il resto e Marco si rimise in viaggio, prigioniero del suo incantesimo, spaccato in due come Il visconte dimezzato di Calvino: 6 mesi alla Juvee6allaRoma;6allaRomae6alWest Ham... Fino ad arrivare a Bergamo, città del Colleoni, che sa apprezzare e onorare i grandi soldati di ventura: Borriello ha servito 12 eserciti diversi.
«Il mio obiettivo è di farmi confermare dall’Atalanta», giura il centravanti, che però poi aggiunge: «Gli Usa? Non è vero che ho già deciso di andarci». Quindi è certo che ci sta pensando. E probabilmente ci andrà. Tra sei mesi.