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 2016  febbraio 04 Giovedì calendario

Portare in Cina brevetti che potrebbero dare un contributo non indifferente allo sviluppo del settore alimentare che deve soddisfare le richieste di cibo di oltre un miliardo e mezzo di persone

Portare in Cina brevetti che potrebbero dare un contributo non indifferente allo sviluppo del settore alimentare che deve soddisfare le richieste di cibo di oltre un miliardo e mezzo di persone. Ma anche inserirsi prepotentemente nelle trattative per i nuovi accordi commerciali che, a breve, potrebbero essere firmati tra Pechino e Unione Europea. All’indomani dell’accordo che ha portato il colosso di stato ChemChina ad aggiudicarsi con una offerta da 43 miliardi di dollari il controllo della multinazionale svizzera Syngenta, gli addetti ai lavori si interrogano sull’operazione che rappresenta il maggior investimento di sempre di Pechino in Europa. L’interesse diretto è evidente: gli svizzeri custodiscono i brevetti delle principali coltivazioni Ogm di tutto il mondo e grazie alle risorse pubbliche la ricerca in questo direzione potrà progredire ulteriormente. Ma, secondo gli osservatori, il governo di Pechino ha voluto dare un segnale importante anche a Bruxelles, proprio nel momento in cui stanno entrando nel vivo le trattative per l’approvazione del Ttip, l’accordo di libero scambio tra Ue e Usa. Le preoccupazioni maggiori per la Ue riguardano la possibile “invasione” dei prodotti Ogm americani, ma ora l’attenzione dovrà per forza di cose spostarsi verso Oriente, visto che sono in corso negoziati per il riconoscimento della Cina come economia di mercato: l’Europa è divisa perché il via libera abbatterebbe i dazi che oggi la tutelano dall’invasione manifatturiera asiatica. La vicenda ha un risvolto italiano: ChemChina - che opera in sei diversi settori dalla chimica dei nuovi materiali alla gomma ed è presente in 140 paesi - ha da poco rilevato la quota di maggioaranza del gruppo Pirelli, diventando il socio di riferimento della famiglia Tronchetti. Con un fatturato di 36 miliardi di euro, dòà lavoro a 100mila persone. Nel settore dell’agrichimica è il più grande produttore al mondo di erbicidi e pesticidi non brevettati. Syngenta, invece, si occupa esclusivamente di agrichimica, dai semi ai pesticidi: ha chiuso il 2015 con utili in calo del 17% a 1,3 miliardi di dollari.