A.Ger., Il Sole 24 Ore 5/2/2016, 5 febbraio 2016
COSPIRAZIONI
Si fa presto a dire, anzi a scrivere, traducendo alla lettera dall’inglese, che «conspiring» verbo è uguale in italiano a «cospirano». Così almeno si sono affrettate a battere le agenzie italiane, non tutte per la verità, quando il banchiere centrale più ascoltato al mondo, Mario Draghi, in un suo intervento alla Bundesbank ha parlato di forze globali che, appunto, «cospirano» a schiacciare l’inflazione tenendola troppo bassa. Caspita, deve essere stato il primo retro-pensiero, il presidente della Bce cede alla tentazione della narrativa complottista e punta il dito contro un progetto planetario il cui obiettivo finale sarebbe quello di vanificare gli sforzi delle politiche monetarie non convenzionali che stanno cercando di far risalire l’inflazione e rilanciare la crescita. Mediaticamente parlando, una bomba.
Ma non è mai stato così. La traduzione più appropriata di conspiring nel contesto del discorso di Draghi è «concorrono». Nel caso specifico una concomitanza di fattori in parte nuovi e dirompenti – dal petrolio alla globalizzazione – che tutti insieme contribuiscono a «soffocare» l’inflazione. Trasformandola nella trappola deflattiva.