Sebastiano Vernazza, SportWeek 3/10/2015, 3 ottobre 2015
LE 5 REGOLE PER TAROCCARE UNA PARTITA
Clamoroso in Messico. In un’intervista al quotidiano Reforma, l’ex arbitro Erim Ramírez ha detto che il campionato messicano è taroccato a favore dei grandi club del Paese e che è come una “telenovela”, con una trama prestabilita. Subito le accuse gli si sono rivoltate contro, molti gli hanno rinfacciato di aver parlato così perché è stato escluso dalla categoria, ma la sua testimonianza ha terremotato il calcio “azteco”. In particolare Ramírez ha svelato le linee guida degli arbitraggi addomesticati. Niente rigori clamorosi o espulsioni incredibili, questi i cinque punti essenziali di un buon “accomodamento”.
1- Falli laterali, angoli e falli dubbi: tutti o quasi a favore di una squadra e non dell’altra.
2- La Commissione arbitrale (i designatori) suggerisce i nomi dei giocatori da tutelare e il direttore di gara si adegua alle “direttive”.
3- Nella prima parte del match ammonire il più possibile i giocatori di una data formazione, per condizionarne il rendimento.
4- Ricordarsi che se un arbitro sbaglia a sfavore di una grande può essere sospeso per 3-4 partite e che se danneggia una piccola rischia poco, quasi niente.
5- Consentire proteste ai calciatori della squadra di rango e ammonire qualsiasi giocatore dell’altro club non appena apre bocca.
Non che Ramírez abbia svelato i segreti di Fátima, però certe cose, messe per iscritto, fanno effetto perché picconano il dogma della buonafede arbitrale, che come tutti i dogmi è vulnerabile. Tutto dipende dall’uomo e Ramírez sarebbe stato più uomo se la sua denuncia l’avesse fatta da arbitro in attività.