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 2015  ottobre 02 Venerdì calendario

Giubbino ad alta visibilità di giorno, da abbinare ai pantaloni con bande catarifrangenti dalle 18 alle 8

Giubbino ad alta visibilità di giorno, da abbinare ai pantaloni con bande catarifrangenti dalle 18 alle 8. È l’insolito dress code previsto per le prostitute che esercitano lungo le strade del comune di Spino d Adda, nel Cremasco. A stabilirlo è un’ordinanza del sindaco, Paolo Riccaboni. Il fine ultimo è quello di scoraggiare l’attività di meretricio che, come si legge nel documento, affligge la zona a ogni ora del giorno, soprattutto lungo le due direttrici. Che attraversano il territorio comunale, la s.p. 415 Paullese e la s.p. 1 per Lodi, creando pericolo per la sicurezza pubblica e la circolazione. «Ma vogliamo tutelare anche le stesse prostitute», spiega Luciano Sinigaglia, vicesindaco della Lega Nord e vera anima dell’iniziativa, «che stazionano sul ciglio della carreggiata, oltre a tutti gli altri utenti della strada». Facendo ricorso alla facoltà di attuare misure urgenti in materia di sicurezza urbana, il sindaco ha previsto una sanzione di 500 euro (e la segnalazione alla Prefettura in caso di recidiva) per chi non si attiene alla norma. Che, di fatto, equipara le lucciole ai cantonieri. «Abbiamo avvisato le prostitute con l’aiuto della polizia locale», prosegue il vicesindaco. «Mi hanno chiesto se il Comune avrebbe fornito il giubbino. Cosi, ne ho acquistati alcuni da distribuire loro. Dai primi controlli, pare che lo indossino almeno di giorno. Le lucciole che frequentano la zona di notte, invece hanno spostarsi». Facendo centrare il vero obiettivo dell’amministrazione, che già in passato aveva promulgato un’altra ordinanza per proibire ai conducenti di fermarsi a contrattare o semplicemente a parlare alle prostitute. Anche in questo caso, la sanzione è di 500 euro. Una decina i verbali staccati. II provvedimento, però non ha risolto il problema. Chissà se ci riuscirà un giubbottino catarifrangente.