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 2015  ottobre 02 Venerdì calendario

ABBIAMO PROVATO A COMPRARE UNA VOLKSWAGEN. ECCO COSA È SUCCESSO

È giovedì mattina e non ci sono clienti in tre concessionari Volkswagen che visitiamo a Milano. Obiettivo: provare a capire se qualcosa è cambiato per gli acquirenti dopo lo scandalo che ha travolto la casa tedesca, misurare umore e reazioni di chi da quelle auto trae il suo stipendio.
Ci vestiamo un poco meglio degli altri giorni e cerchiamo di sembrare credibili. Non puntiamo a station wagon o all’aggressivo suv di recente fabbricazione, ma a una solida via di mezzo. Siamo agenti di commercio, viaggiamo molto per lavoro e stiamo valutando l’acquisto di una Golf 1600.
Senza fare anticamera, siamo subito accolti dai venditori e iniziamo con le domande, alle dolenti note arriveremo fra un attimo. Il modello scelto è un’ottima soluzione e ormai un classico, dicono tutti. Il prezzo è abbondantemente sopra i 20mila euro, si possono sfiorare i 30mila a seconda degli optional scelti. I sensori di distanza, non compresi nel prezzo, sono vivamente consigliati.
Per quanto riguarda i consumi si registrano divergenze, si va dai 15 ai 25 chilometri con un litro.
Sulla convenienza del motore diesel non c’è dubbio alcuno. In caso di percorrenza di almeno 10-15mila chilometri all’anno la versione benzina non è nemmeno da prendere in considerazione. Ma partiamo con lo scandalo delle emissioni truccate.
«Non c’è nulla di certo, per ora parlano solo giornalisti e politici», dice il primo venditore. Non pare molto contento di entrare in argomento, lamenta la disinformazione e l’allarmismo degli ultimi giorni. «Siamo tranquilli – aggiunge –. Volkswagen sta facendo un’operazione trasparenza, ma per il momento siamo solo alle dichiarazioni. Per noi non è cambiato nulla, nessuna strategia ci è ancora stata comunicata».
Chi vuole comprare una auto nuova non corre alcun rischio. Da un paio di anni, spiegano, gli Euro 5 non sono in produzione. Tutti i modelli presenti in concessionario sono Euro 6, obbligatori dal 2016 e fuori dallo scandalo. I dealer lo ripetono più volte in maniera rassicurante.
L’immagine del leader mondiale del settore è comunque rovinata e allora tentiamo la fortuna: sono previsti sconti? Assolutamente no, la risposta che giunge all’unisono dai concessionari milanesei. I nuovi modelli sono totalmente estranei al Dieselgate, per cui il compratore non subisce alcun disagio e non c’è motivo per abbassare i prezzi.
«Anzi – butta lì un venditore, faceto fino a un certo punto – la faccenda costerà carissima a Volkswagen, non mi stupirei se nei prossimi anni qualche listino fosse rivisto al rialzo per rientrare delle perdite esorbitanti che lo scandalo comporterà». Ma si trovano in concessionario auto incriminate? «C’è ancora qualche Euro 5 con il 2.0 Tdi in giacenza, ma abbiamo divieto di venderle», spiega la responsabile di un salone, che a sua volta attende una lista completa dei modelli coinvolti.
Proviamo allora a capire come stanno vivendo queste giornate. «Ne avremmo fatto volentieri a meno, ma quel che è fatto è fatto», liquida un ragazzo. «Volkswagen ha fatto una gigantesca cazzata, ma mi pare che la fiducia nel marchio non sia stata intaccata», aggiunge la collega, secondo cui la gente abituata alle prestazioni di una Golf o una A3 difficilmente si farà turbare da un telegiornale.
«L’ultima settimana non è stata semplice – ammette il terzo venditore –. Abbiamo ricevuto decine di telefonate e richieste di informazioni, persino qualche lamentela rivolta direttamente a noi. Cerchiamo di rimanere tranquilli e forniamo tutte le spiegazioni». La vera questione, concludono, non riguarda chi vuole comprare una nuova vettura, ma i proprietari delle vecchie.
Da Wolfsburg non c’è un filo diretto, le notizie passano attraverso i media. Sugli 11 milioni di veicoli richiamati non si sa quanti si trovino in Italia. «Cinque minuti di officina e il software sotto accusa è stato rimosso, l’operazione è semplice quasi quanto cambiare la scheda del cellulare», assicurano. In alcune concessionarie di Milano sono già pronti a intervenire per le modifiche alla centralina.
Prima di salutare ci sorge un’ultima questione: ma se fossimo proprietari di un’auto taroccata e, nel dubbio, ce ne volessimo sbarazzare? Proponiamo una permuta dell’usato con la nostra Golf 1600 nuova da agente di commercio. «Ne possiamo parlare», dice un venditore. Magari però conviene ripassare fra qualche tempo.