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 2015  settembre 12 Sabato calendario

FINMECCANICA, MAXI-COMMESSA IN KUWAIT

ROMA
Non è ancora l’ultimo step. Per quello, cioè per la firma del contratto vero e proprio, bisognerà aspettare ancora un po’, almeno qualche settimana, come hanno fatto trapelare fonti governative. Ma il memorandum d’intesa firmato ieri, nell’ambito dell’incontro tra il premier Matteo Renzi e il primo ministro kuwaitiano, Sheikh Jaber Al Mubarak Al Hamad Al Sabah, spiana di fatto la strada alla maxi-commessa per 28 velivoli da caccia Eurofighter Typhoon firmata dal consorzio europeo - costituito da Italia, Regno Unito, Germania e Spagna - che vede impegnato il gruppo Finmeccanica con Alenia Aermacchi e Selex Es, con una quota pari al 36% dell’intero programma.
Per il gruppo guidato da Mauro Moretti l’accordo rappresenta la più grande commessa mai ottenuta se si considera che, in base a qualche stima di mercato fatta circolare negli ultimi tempi, la commessa vale complessivamente per l’intero consorzio 8 miliardi di euro, di cui una buona fetta - almeno 3,5-4 miliardi considerando il “peso” del gruppo di Piazza Monte Grappa nel programma - potrebbero finire nelle casse di Finmeccanica. Che ieri, non a caso, dopo i primi rumors sulla firma, ha registrato un balzo in Borsa, chiudendo a +5,4%%, a 12,47 euro.
La firma di ieri è l’epilogo di una trattativa che va avanti da molto tempo. I primi contatti con le autorità kuwaitiane da parte del ministero della Difesa italiano, dell’Aeronautica militare e dei vertici del consorzio risalgono a cinque anni fa e, nel 2012, è cominciata la campagna commerciale in Kuwait guidata da Finmeccanica-Alenia Aermacchi con le prove di volo e le valutazioni tecniche e operative condotte sia in Italia che in Kuwait, tradizionale terreno di conquista per l’industria inglese che in Medio Oriente è riuscita finora a farla da padrone.
L’accordo, dunque, che vede Finmeccanica-Alenia Aermacchi come capofila, avrà un impatto importante per il gruppo visto che i velivoli, 22 monoposto e 6 biposto, saranno prodotti in Italia, molto probabilmente negli stabilimenti di Caselle, che già ospita la linea di assemblaggio finale dell’Eurofighter Typhoon. Senza considerare che ricadrà sempre nella penisola anche il baricentro delle attività di logistica, supporto operativo, addestramento per equipaggi di aria e terra - un tassello, quest’ultimo, che farà capo all’Aeronautica Militare presso il centro di Lecce - e aggiornamento delle basi aeree in Kuwait, previsti dallo stesso accordo. Con il passo avanti di ieri, il consorzio consolida poi la sua presenza nella regione del Golfo dove, di recente, erano già consegnati 72 aerei all’Arabia Saudita e 12 velivoli all’Oman. Dall’entrata in servizio del primo velivolo, datata fine 2003, sono stati finora consegnati 444 aerei (su 599 commissionati) a sei nazioni: oltre ai quattro paesi partner, ci sono anche Austria, e, come detto, Arabia Saudita. Poi, a dicembre 2012, è stata la volta dell’Oman e il Kuwait diventerà l’ottava nazione a usare l’Eurofighter Typhoon per il proprio sistema di difesa.
Il velivolo rappresenta al momento il più avanzato aereo da combattimento multiruolo di nuova generazione attualmente disponibile sul mercato mondiale e nel programma quadrinazionale, come ha ricordato ieri lo stesso consorzio in una nota diramata a valle della firma del memorandum, sono coinvolti oltre 100mila posti di lavoro in 400 aziende ad alta tecnologia in tutto il continente. «Questo nuovo accordo per l’Eurofighter - ha commentato ieri Alberto Gutierrez, ad di Eurofighter GmbH, il braccio del consorzio responsabile della gestione del programma nonché del progetto, dello sviluppo e dell’assemblaggio finale del velivolo - ribadisce la superiorità di questo velivolo rispetto ai suoi diretti concorrenti e ci garantirà una ulteriore spinta verso future affermazioni internazionali. Il Typhoon è una macchina testata in operazioni di coalizione ed è in servizio con sei nazioni che lo utilizzano in ogni condizione operativa».
Soddisfazione, con un occhio alle positive ricadute occupazionali, è stata espressa anche dal sindacato. «Il contratto siglato oggi (ieri, ndr) da Alenia Aermacchi - ha detto Michele Zanocco, segretario nazionale della Fim-Cisl - arriva in un momento importate della nascita della nuova Finmeccanica, e porterà negli stabilimenti italiani lavoro e occupazione e investimenti nell’ingegneria e nella progettazione».
Celestina Dominelli, Il Sole 24 Ore 12/9/2015