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 2015  settembre 11 Venerdì calendario

DISEREDATO IL PRINCIPE CHE VOLEVA ORDINARE UNA PIZZA A PALAZZO


Era l’erede ideale per una famiglia reale, forse troppo: giovane, appassionato di ecologia, ciclismo e letteratura, soprattutto senza scheletri nell’armadio. E invece il principe Nicola è stato spogliato del titolo ereditario per volere di suo nonno Michele I, 93enne ex sovrano di Romania, che abdicò nel 1947 quando i comunisti salirono al potere. Una mossa che ha lasciato di stucco i rumeni e ha spinto la stampa internazionale, a partire dal Daily Beast, ad avanzare una serie di ipotesi, anche intriganti, sull’accaduto.
Stando alla versione ufficiale, l’ex monarca ha affermato che la famiglia reale dovrebbe essere guidata da persona «modesta, ben equilibrata e con forti principi morali». Ma questo non è bastato all’opinione pubblica, che, delusa e sconcertata, ha chiesto ulteriori spiegazioni. Un portavoce della casata si è quindi affrettato a fare chiarezza, spiegando che c’è «diversità emotiva fra gli ideali di Nicola e gli standard richiesti». E ancora: «Il principe è coinvolto in sport professionali e attività private che mal si combinano con la successione, e non ha esperienza diplomatica». Insomma, tradotto: Nicola, che può vantare un passato «immacolato» a differenza di tanti colleghi aristocratici impegnati fra scandali sessuali e vite dissolute, sarebbe troppo plebeo, troppo vicino al popolo, e con passioni troppo comuni.
Il principe, 30 anni, di origine svizzera, cresciuto in Gran Bretagna, è amato e popolarissimo in Romania, anche se rive lì da soli cinque anni e ha imparato solo di recente la lingua. Ed era il terzo in linea di successione al trono.
Il titolo ovviamente significa poco in termini concreti, ma i rumeni amano la loro ex famiglia reale, la vedono elegante e dignitosa, qualità che secondo gli ex sudditi è assente nei loro attuali leader. Scavando nel passato del giovane, non si trova alcun motivo di possibile imbarazzo per quegli ambienti tradizionalisti e spesso retrogradi: non è sposato e non sarebbe gay.
È molto probabile che la sorte del nipote sia stata decisa dagli altri membri della famiglia reale molto vicini all’ex sovrano e in grado di influenzarlo. L’arrivo del giovane principe avrebbe infatti portato una «rivoluzione» a palazzo Elisabeta, la residenza reale a Bucarest. La stampa rumena racconta per esempio un aneddoto di Nicola sdegnato perché non riusciva a farsi consegnare una pizza a palazzo: nessuno gli credeva al telefono quando diceva di essere il principe.