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 2015  settembre 11 Venerdì calendario

CORSIVI

Al rientro dalle ferie, il Partito Ipocrita Nazionale (Pin) ha proposto di denunciare alle ignare consorti i clienti delle prostitute tramite contravvenzione spedita a casa, ideona lasciata cadere da una politica frequentatrice assidua di puttane e trans, giustamente allarmata: e se poi ci beccano a noi? Poi, Bruno Vespa e i Casamonica hanno consentito al Pin di dispiegarsi in tutta la geometrica potenza di fuoco che consiste nell’alzare polveroni, gettare fumo negli occhi e parlare d’altro. Distrazione di massa manovrata dal Pd romano che mentre Mafia Capitale svaligiava l’Urbe, come il palo della banda dell’Ortica era fisso che scrutava nella notte, perché vederci non vedeva un autobotte, perché sentirci non sentiva un acident. E così come Marino e Orfini, i responsabili della Prefettura e del Viminale, all’oscuro di tutto e senza neanche il palo al funerale del Casamonica padrino-padrone di Roma, hanno pensato bene di nascondere la chilometrica coda di paglia sotto il divano di Porta a Porta. Del resto, il partito dell’ipocrisia è trasversale e se oggi tocca alla sinistra cercare di cancellare le impronte, che dire dei caporioni baciapile della destra, negatori delle unioni civili in difesa della sacralità della famiglia: così sacra che sovente loro ne nascondono più d’una. Ma è nel calcio che il Pin riesce a dare il meglio di sé, facendosi scudo, per esempio, di Genni ’a carogna durante la drammatica notte dell’Olimpico, salvo poi farlo arrestare. E mentre nel governo pallonaro si aggirano rapaci e impuniti, personaggi dai profili lombrosiani e con fedine penali non irreprensibili, l’Ipocrita istituzionale annienta le curve degli stadi con muri e barriere, magari sognando Guantanamo. Non ci resta che la profezia di Pasolini: “Sei così ipocrita che come l’ipocrisia ti avrà ucciso sarai all’inferno e ti crederai in paradiso”.