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 2015  settembre 11 Venerdì calendario

BOND, SUBORDINATI, PRONTI-TERMINE: CHI PAGHEREBBE ALLO SPORTELLO?

Conti correnti, depositi in conto titoli, cassette di sicurezza, azioni e obbligazioni: quali di queste voci dovrà vedersela con le nuove regole sui salvataggi bancari? Ecco alcuni esempi, sulla base di come si sta profilando la normativa e a meno di cambiamenti in corso d’opera.
Cassette di sicurezza: che cosa succede in caso di crisi dell’istituto?
Il contenuto delle cassette di sicurezza così come il deposito di titoli sono naturalmente esclusi dal «bail in» e restano integralmente nelle mani dei proprietari. Senza che ci siano svalutazioni, a meno che i titoli non siano per esempio azioni o obbligazioni emesse dall’istituto di credito in questione.
Come potranno essere colpiti i conti correnti?
I conti fino a 100 mila euro, vale a dire quelli protetti dal sistema di garanzia dei depositi, sono tutelati. Per gli altri, solo la parte fino a 100 mila euro è coperta in caso di bail in , come succede già oggi con la tutela del Fondo interbancario di garanzia. In ogni caso, i correntisti più facoltosi sono chiamati a contribuire solo in alcuni casi, dopo una serie di investitori tra cui azionisti e obbligazionisti.
Che cosa succede nel caso di conto cointestato? O di un correntista con più conti?
Nel primo caso, con due intestatari, la garanzia dovrebbe valere per entrambi i titolari (100 mila euro a testa), se nessuno dei due però ha altri conti nella stessa banca. Nell’ipotesi, invece, di un singolo titolare di più conti, le strade sono due: se i conti sono nella stessa banca, la garanzia vale come se ci fosse un deposito unico (il totale è coperto fino al tetto complessivo di 100 mila euro); se invece i due conti sono in banche diverse — nell’ipotesi improbabile di risoluzione per entrambi gli istituti — il cliente ha la stessa soglia di protezione (100 mila euro) per ciascun istituto di credito.
Azionisti e obbligazionisti: le regole
I primi a rispondere in caso di crisi e risoluzione bancaria sono gli azionisti, con una riduzione o un azzeramento del valore. Seguono i cosiddetti titoli subordinati e quindi, se le risorse sono ancora insufficienti, gli obbligazionisti. Che potrebbero veder convertito in azioni il proprio credito. Oppure svalutato, in tutto o in parte. Tuttavia, le autorità competenti potrebbero decidere di escludere dal «bail in» questi crediti in via discrezionale, per evitare il rischio di contagio e scongiurare terremoti finanziari. Così come potrebbero essere esclusi, con lo stesso obiettivo, anche altri crediti.
Non solo conti correnti: che cosa copre la garanzia da 100 mila euro.
Oltre ai conti correnti fino a 100 mila euro, non sono chiamati a contribuire al salvataggio della banca anche i libretti di deposito e i certificati di deposito fino allo stesso importo. Chi ha un conto su una banca on line — stando alle regole del Fondo interbancario di tutela dei depositi — gode delle stesse tutele, se si tratta di prodotti offerti da uno degli istituti aderenti al Fitd. Che non copre, invece, i pronti contro termine.