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 2015  settembre 11 Venerdì calendario

Fossili di un ominide sconosciuto trovati in Africa • L’Europa e l’accoglienza in ordine sparso • Le banche saranno salvate anche dai correntisti • Scattone rinuncia alla cattedra • Rispetto all’anno scorso ci sono 200mila contratti di lavoro a tempo determinato in più • È morto Franco Interlenghi Homo naledi È stato scoperto un ominide finora sconosciuto che viveva nella savana sudafricana circa 2,5 milioni di anni fa

Fossili di un ominide sconosciuto trovati in Africa • L’Europa e l’accoglienza in ordine sparso • Le banche saranno salvate anche dai correntisti • Scattone rinuncia alla cattedra • Rispetto all’anno scorso ci sono 200mila contratti di lavoro a tempo determinato in più • È morto Franco Interlenghi Homo naledi È stato scoperto un ominide finora sconosciuto che viveva nella savana sudafricana circa 2,5 milioni di anni fa. È stato chiamato Homo naledi, era alto un metro e mezzo e pesava 40-55 chili, era un bipede in grado di correre ma anche di arrampicarsi sugli alberi come certificano le dita arcuate. Lo studio della mandibola e dei piccoli denti suggeriscono che si cibasse pure di carne. Tutto è cominciato due anni fa in una grotta a circa 40 chilometri da Johannesburg. Attraverso una piccola apertura, lo studioso Lee R.Berger dell’Università di Witwatersrand è passato in una parte più nascosta della grotta, dove si è trovato davanti più di mille resti umani. I ricercatori sono riusciti a ricostruire l’identità di parecchi individui: maschi, femmine, anziani e anche bambini. Gli scheletri, una volta ricomposti, hanno mostrato questa nuova specie di ominide, con caratteristiche fisiche simili alle nostre. Migranti La Danimarca ha ridato via libera ai treni in arrivo dalla Germania e diretti alla Svezia, bloccati 24 ore prima insieme ai traghetti e a un’autostrada. La Svezia, che è giudicata il Paese più aperto verso i profughi, non l’ha presa bene: c’è bisogno che «tutti i Paesi», ha ammonito il suo primo ministro Stefan Lofven, «rispettino le norme Ue sul diritto d’asilo, e cioè registrino i rifugiati». L’Austria ha bloccato «temporaneamente» il traffico ferroviario da e per l’Ungheria a causa del «flusso massiccio di profughi». E mentre la Polonia accettava le quote di migranti, la Romania precisava che «in nessun modo» potrà fare lo stesso. Intanto la Macedonia, «candidata» all’ingresso nella Ue, fa sapere che costruirà un muro alla frontiera con la Grecia: anche lei violerà un principio della Ue, e prima ancora di entrare a farne parte. Banche A gennaio scatteranno le nuove regole europee sulle crisi bancarie. La principale novità riguarda lo strumento del “bail in” che letteralmente significa salvataggio interno perché chiama a pagare il dissesto prima di tutto i soci. A rischiare però non sono solo i proprietari della banca ma anche i suoi creditori, che in definitiva sono coloro che investendo su titoli e prodotti hanno prestato i loro soldi all’istituto. Si parte con una gerarchia di responsabilità ben definita, dagli investitori più sofisticati che hanno acquistato obbligazioni convertibili e titoli subordinati per poi arrivare anche ai risparmiatori detentori di obbligazioni bancarie. In fondo alla scala delle responsabilità, ci sono i correntisti più ricchi che hanno depositato nella banca in difficoltà più di 100.000 euro a testa e per la parte che eccede tale cifra. A rischiare di più sono però, forse, gli obbligazionisti, perché fra di loro ci sono molti che hanno investito e investono nella loro banca inconsapevoli dei rischi. Chi possiede un’obbligazione bancaria, potrebbe infatti veder ridotto in tutto o in parte il proprio credito, anche se solo nel caso in cui le risorse degli azionisti e di chi ha in mano titoli più rischiosi, si siano rivelate insufficienti a coprire le perdite e ricapitalizzare la banca. Scattone Giovanni Scattone, ex assistente di Filosofia del diritto condannato definitivamente a 5 anni e 4 mesi di carcere con l’accusa di omicidio colposo per aver sparato il proiettile che, all’università “La Sapienza”, uccise la studentessa Marta Russo nel maggio del ’97, ha rifiutato la cattedra di Psicologia all’istituto professionale “Luigi Einaudi” di Roma ottenuta dopo essere risultato il decimo del concorso sulla Buona Scuola (vedi Fior da fiore del 9 settembre 2015). Ha spiegato: «La mancanza di serenità mi induce a rinunciare all’incarico per rispetto degli alunni che mi sono stati affidati». Lavoro Dice l’Inps che nei primi sette mesi dell’anno i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato, cioè posti potenzialmente fissi, sono stati in Italia 1.093.584 ovvero 286.126 in più (il 35,4%) rispetto allo stesso periodo del 2014. Inoltre c’è stato il fenomeno della trasformazione dei posti di lavoro a termine e apprendisti in posti fissi dovuta alla convenienza degli sconti: i posti trasformati da tempo determinato a indeterminato sono stati 388.194 cioè circa 114mila in più (+41,6%) rispetto allo scorso anno. Se si tolgono, come è giusto fare, cessazioni e licenziamenti pari a 17mila nei sette mesi in questione, la somma tra nuovi posti e trasformazioni in contratti fissi, fa 382.672 posti in più nei primi sette mesi del 2015 rispetto allo scorso anno (ovvero il 263,6%). Gli sgravi contributivi sui nuovi assunti vanno così bene che addirittura i fondi sarebbero già esauriti e addirittura a fine anno, secondo le stime dei Consulenti del lavoro, ci potrebbe essere un buco di 3 miliardi. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha segnalato un altro dato: fino a luglio sono state aperte 40.316 nuove partire Iva, il 6,9% in meno di 12 mesi prima. Un calo, segnala la nota del Mef, che potrebbe essere stato influenzato dall’entrata in vigore del Jobs Act e degli incentivi fiscali sulle assunzioni. Interlenghi È morto a Roma a 83 anni Franco Interlenghi. Nel 1946 Vittorio De Sica lo scelse 15enne per interpretare il lustrascarpe Pasquale in Sciuscià. Franco, detto Charlottino per la sua imitazione di Chaplin, di famiglia modesta, era a giocare in via Palestro quando sentì che cercavano ragazzi per il film; corse e fece due volte la fila di fronte a De Sica, che prima lo rifiutò poi lo scritturò: ricorda che prese 250 lire al giorno. Il ruolo che nel ’53 segna la sua carriera è quello di Moraldo nei Vitelloni di Fellini: è lui a sostenere il ruolo autobiografico del regista («mi aveva chiamato, guardato a lungo senza dire una parola»). In un mai terminato né pagato Guglielmo Tell con Errol Flynn, conobbe Antonella Lualdi con cui si sposò. Tra i film in cui recitò: Ulisse di Mario Camerini, Teresa di Zinnemann, Contessa scalza di Mankiewicz, Addio alle armi di Vidor. Due figlie di cui una, Antonellina, attrice.